Partono senza entusiasmo le Borse europee dopo una settimana turbata dai forti movimenti del mercato valutario causati dalle dichiarazioni del segretario del Tesoro Usa Steven Mnuchin e del presidente Donald Trump sulla forza del dollaro. Londra, Madrid e Parigi hanno avviato le contrattazioni sulla parità. Milano alle 9.47 segna Ftse Italia All-Share a 26.370,66 punti (+0,20%) e Ftse Mib a 23.910,15 punti (+0,22%)
A Piazza Affari brilla Stm che dopo circa mezzora di contrattazioni scambiava in rialzo del 3,7%. Il titolo dell’azienda produttrice di semiconduttori beneficia della revisione al rialzo delle stime sui ricavi da parte di Ams, chip-maker austriaca quotata in Svizzera che, come Stm, fornisce sensori per Apple e al momento è in forte rialzo alla Borsa di Zurigo. Ams prevede una forte domanda di sensori per smartphone. Tra i bancari bene Banco Bpm (+1,7%) e Bper (+1.3%). Sale anche Leonardo (+1,2%) alla vigilia del piano industriale
Petrolio poco mosso. Il barile Wti con consegna a marzo è in lieve rialzo a 66,22 dollari (66,14 la chiusura di venerdì a New York) mentre il Brent perde 13 cents ma si mantiene sopra quota 70 dollari (70,39) dopo aver guadagnato il 2,8% la scorsa settimana.
Lo spread tra Btp e il Bund tedesco a dieci anni apre in lieve calo a 136,5 punti (137 punti la chiusura di venerdì) con un rendimento all’1,998%.
Euro in leggero calo. La moneta unica europea poco dopo le otto di questa mattina era scambiata a 1,2418 dollari (1,2422 dopo la chiusura di Wall Street di venerdì). Rispetto allo yen l’euro è scambiato a 135,11.