È attivo il servizio gratuito di fatturazione elettronica delle Camere di commercio per regolare anche i rapporti tra imprese: compilazione online, invio e conservazione delle fatture a costo zero, indipendentemente dal loro numero, sono disponibili non solo verso la Pubblica amministrazione, ma anche verso le pmi. Una nuova funzionalità che arricchisce il servizio messo a disposizione dalle Camere di commercio, un altro passo avanti nella strada della semplificazione.
La piattaforma è raggiungibile anche dai singoli siti delle Camere di commercio e dal punto unico di contatto previsto dalla direttiva Servizi europea www.impresainungiorno.gov.it
Attraverso la piattaforma camerale https://fatturaelettronica.infocamere.it, nata tre anni fa dall’accordo tra Unioncamere e l’Agenzia per l’Italia digitale e realizzata da Infocamere, il servizio consente alle piccole e medie imprese fornitrici della Pa di far fronte, senza costi aggiuntivi, all’obbligo di emissione delle fatture elettroniche verso gli enti pubblici (in vigore dal 31 marzo 2015). E ora il sistema si integra con quello di Interscambio (SdI), gestito dalla Agenzia delle Entrate, anche con riferimento alle operazioni effettuate verso le imprese (e non solo verso la Pa). I contribuenti potranno scegliere di trasmettere telematicamente all’Agenzie dell’Entrate i dati di tutte le fatture attive e passive e le relative variazioni, sempre su base volontaria.
Dopo l’avvio della fattura elettronica verso la Pubblica amministrazione, la prossima sfida che attende il Paese è la fatturazione obbligatoria tra privati. L’approvazione della manovra finanziaria per il 2018 avvenuta il 30 novembre in Senato ha definito l’avvio della fattura elettronica obbligatoria tra privati a partire dal 1 gennaio 2019, con un anticipo dell’obbligo per alcune casistiche (dal 1 luglio 2018 per le cessioni di benzina o gasolio per motori e per le prestazioni rese da subappaltatori nel quadro di un contratto di appalti pubblici. Da settembre 2018 nei confronti dei soggetti extra-UE per quanto riguarda le fatture emesse in ambito tax free shopping).
La genesi dell’evoluzione delle procedure di fatturazione è da individuare, a livello europeo, nell’adozione e recepimento della direttiva 2014/55/UE del 16 aprile 2014 relativa alla fatturazione elettronica negli appalti pubblici.
Negli ultimi tre anni sono state soprattutto le imprese di piccole dimensioni ad aver fruito dei vantaggi della piattaforma: 7 aziende su 10 non superano il milione di euro di fatturato, 9 su 10 hanno meno di 15 dipendenti e 8 su 10 sono società a responsabilità limitata.
Nella nostra regione sono 1.382 le imprese che hanno aderito al servizio, per un totale di 16.651 fatture registrate tra ottobre 2014 e novembre 2017. A Genova sono 626 imprese (7.472 fatture), alla Spezia 310 imprese, 3.602 fatture elettroniche). A Savona si tratta di 266 realtà imprenditoriali, con 3.109 fatture. 180 pmi hanno aderito al servizio nell’imperiese (fanalino di coda in Italia), nell’insieme 2.468 fatture emesse in provincia.
Nel complesso, ha sfiorato quota 900 mila il numero delle fatture elettroniche emesse verso la Pa dalle circa 82 mila imprese italiane che hanno utilizzato la piattaforma: la business community più popolosa che ha fatto ricorso al servizio è stata, in particolare, quella di Bolzano (3.127 imprese), seguita da quella di Lecce (2.147) e di Roma (2.127).