La finalizzazione dei decreti attuativi e la realizzazione di tre progetti di filiera a fianco del nuovo codice sono i prossimo obiettivi di Ucina Confindustria Nautica. Lo annuncia il presidente dell’associazione Carla Demaria.
I tre progetti operativi riguardano altrettanti temi strategici per la nautica da diporto.
Ecco i progetti.
La Camera internazionale arbitrale del mare e della nautica.
È studiata nell’interesse di tutte le aziende del settore per la risoluzione delle controversie legali e tecniche di ogni rapporto inerente alla nautica o comunque connesso al mare e alla navigazione. In particolare, la Camera arbitrale amministra tutte le controversie relative a contratti di progettazione, costruzione e vendita; contratti di trasporto e spedizione; contratti di mediazione e brokeraggio; contratti di ormeggio e servizi; contratti di appalto; contratti di noleggio e chartering. I componenti del Consiglio Arbitrale sono scelti fra esperti, sia italiani sia stranieri, con comprovata professionalità e specifiche competenze in materia giuridica, tecnica, economica nel settore della nautica.
Il Consorzio Cogepir
Il Consorzio Gestione Pirotecnici, appena costituito nell’interesse generale e non solo delle aziende produttrici per organizzare il recupero e lo smaltimento dei razzi di soccorso, è previsto da un recente decreto del Ministero dell’Ambiente. Vede coinvolti tutti i principali produttori e importatori nazionali, insieme a Ucina Confindustria Nautica, che ne ha promosso la costituzione, e Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e riciclo. Lo statuto prevede la possibilità di aderire anche per altre imprese interessate dalla distribuzione, commercializzazione e smaltimenti dei pirotecnici. «Come presidente dell’Assemblea Accessori di Ucina Confindustria Nautica” – spiega il neo presidente del Cogepir Alberto Osculati – “mi sono fatto carico di individuare una soluzione non facile dal punto di vista organizzativo, tecnico e non ultimo anche economico che ha portato appunto alla costituzione del Co.Ge.Pir. Devo ringraziare le aziende consorziate per il grande contributo. Confidiamo di poter essere operativi con la struttura informatica e la rete sul territorio già a inizio anno, per poter poi procedere al ritiro a cominciare dal secondo trimestre 2018”, conclude Osculati, “nel frattempo auspichiamo l’iscrizione al consorzio di altri soggetti interessati”.
– Il Blue Italian Growth
Il nuovo Cluster Tecnologico Nazionale costituito il 30 novembre scorso su impulso del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e che vede partner capofila il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e del quale Ucina è socio fondatore. Il Cluster favorisce e coordina la collaborazione tra ricerca pubblica e privata, generando opportunità d’innovazione e sviluppo tecnologico per il sistema industriale marino e marittimo italiano. Raccogliendo in un’unica realtà aggregativa di valenza nazionale un ampio gruppo di soggetti pubblici e privati, il Cluster Tecnologico Nazionale risulta efficacemente rappresentativo del settore, in una prospettiva sia locale che internazionale, con uno spettro di interessi che spaziano dalla cantieristica e robotica marina alle tecnologie per la protezione degli ambienti costieri, dalle biotecnologie blu alla sostenibilità e agli usi economici del mare.