I lavori per il Terzo Valico ferroviario Genova-Milano ora corrono. Cociv, il general contactor incaricato della progettazione e della realizzazione dell’opera, ha chiuso definitivamente la prima gara per l’assegnazione dei lavori di Val Lemme – martedì prossimo verranno consegnati i cantieri – nei prossimi giorni saranno chiuse le altre gare ancora aperte. Lo ha annunciato l’amministratore straordinario di Cociv Marco Rettighieri questa mattina, nel corso del sopralluogo al cantiere di Fegino del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, del sindaco di Genova Marco Bucci, dell’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, presenti, con lo stesso Rettighieri, il commissario per il Terzo Valico Iolanda Romano, e la direttrice degli Investimenti per i progetti alta velocità/alta capacità di Rfi Daniela Lezzi.
Anche sul fronte finanziario il Terzo valico non è più in forse. Iolanda Romano ha precisato che dei 6,2 miliardi di euro necessari alla realizzazione dell’opera sono ancora da finanziare poco più di 800 milioni di euro. Si sta lavorando per accelerare la copertura dei lotti non ancora finanziati. L’entrata in esercizio della tratta è confermata nel 2022.
Oltre all’interconnessione con il porto di Voltri (mancano 600 metri al completamento del tratto) sono partiti i lavori della Galleria di Valico che sarà la galleria più lunga d’Italia (27 km). Per la sola Galleria di Valico saranno aperti più di 20 fronti di scavo (quattro fronti, due verso Nord e due verso Sud in ciascuna delle quattro finestre già ultimate che a fine lavori saranno utilizzate come uscite di sicurezza e per la manutenzione della linea oltre agli imbocchi Sud a Genova e Nord in Piemonte). Al momento sono circa 2,5 km lato Liguria e altrettanti lato Piemonte quelli già scavati.
«Quest’opera – sottolinea Rettighieri – coinvolge circa 800 aziende medio-piccole del territorio e ha una ricaduta economica di 120 milioni».
Le difficoltà che incontreranno gli operai alle prese con gli scavi della Galleria di Valico riguardano la presenza di rocce amiantifere e di metano. «La prevenzione del rischio di inalazione dell’amianto – assicura Iolanda Romano – è garantita dalle procedure rigorose che sono attivate sia all’interno sia all’esterno del cantiere. I monitor elettronici nelle località intorno al cantiere mostrano costantemente il livello di amianto aerodisperso. Sinora comunque non ci sono stati problemi». I macchinari utilizzati inoltre, sono tutti testati per non provocare scintille.
Le gallerie di linea a singolo binario in direzione Nord sono precedute da un camerone che accoglierà i treni in arrivo da Genova a doppio binario. Proprio l’enormità del camerone è uno degli altri fattori che fanno capire l’immensità dell’opera.
Altri approfondimenti nel videoservizio in apertura, che mostra l’interno della galleria del Campasso, la prima realizzata (lunga 670 metri) dell’opera, l’interconnessione di Voltri e l’imbocco Sud della Galleria di Valico.