C’è un primato tutto ligure di cui raramente si sente parlare: i quattro capoluoghi della nostra regione svettano tutti nella parte alta della classifica del Sole 24 Ore sulle frodi informatiche. Savona al secondo posto, Imperia al terzo, Genova al sesto e La Spezia al settimo. E le cattive notizie non finiscono qui: l’Italia è risultata, nel 2016, al secondo posto nel mondo per episodi di ransomware (attacchi in cui un dispositivo viene infettato da un virus e si chiede un riscatto per rimuoverlo) e al quarto per la quota di utenti colpita da attacchi informatici (29%). Le più colpite, sempre in Italia, sono le piccole e medie imprese.
È quanto emerge dall’incontro che si è svolto oggi al palazzo della Borsa di Genova, al seminario dal titolo La sicurezza dei dati per l’impresa 4.0 e per le professioni, organizzato dal Siit, il distretto tecnologico ligure, e dalla Camera di Commercio di Genova cui hanno partecipato un centinaio fra imprenditori, professionisti e dirigenti di associazioni di categoria.
Il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio Caviglia ha presentato, in apertura, il Pid, Punto Impresa Digitale, la nuova struttura specialistica della Camera di Commercio che avrà il compito di aiutare le pmi ad affrontare la rivoluzione digitale. «A settembre − ha detto Caviglia − il governo ha rinominato il piano Industria 4.0 in Impresa 4.0 per sottolineare il fatto che la rivoluzione digitale è un fenomeno trasversale che riguarda tutti i settori e tutte le imprese, mobilitando Camere di commercio, associazioni di categoria e centri di ricerca/trasferimento tecnologico per accompagnare le imprese in questo passaggio chiave. Così sono nati, in 77 Camere di commercio, i Pid (Punti Impresa Digitale) il cui primo compito sarà quello di valutare la maturità digitale delle imprese».
L’amministratore delegato del Siit Remo Pertica ha poi presentato il Centro Servizi Cyber, operativo a Cornigliano per la difesa dal cybercrimine. Il centro, attraverso un approccio interdisciplinare offre soluzioni modulari a seconda della dimensione dell’azienda o dell’ente: analisi e valutazione della sicurezza, simulazioni di attacchi, attività di messa in sicurezza, gestione e manutenzione, certificazione e formazione. Obiettivo: proteggere tutti i beni materiali e immateriali di un’azienda che possono essere aggrediti tramite il cyberspazio.
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