Un big november che si espande anche a ottobre e dicembre. La terza edizione del ciclo di incontri organizzati dalla Fondazione dell’Ordine degli architetti di Genova, in collaborazione con l’ordine professionale, ha un programma che non riguarda solo gli addetti ai lavori.
Sette convegni su rigenerazione urbana, paesaggio, periferie, sanità e territorio, housing e concorsi di architettura, tre incontri con l’architettura di Renzo Piano Building Workshop, quattro passeggiate alla scoperta della Genova contemporanea, ma anche quattro serate con il cinema, tre incursioni nel rapporto tra architettura e arte, fotografia e scrittura e molto altro, a partire da uno sketchmob, un pomeriggio (su iscrizione cliccando qui) dedicato a disegnare la Lanterna dalle 14 alle 17 con appuntamento nei giardini sotto il celebre faro.
«Prosegue la collaborazione con il Comune di Genova e Palazzo Ducale – spiega Benedetto Besio, presidente della Fondazione – Tursi e il Ducale ospiteranno convegni e incontri. Lo spirito è sempre quello di mettere l’architettura in relazione con il contesto sociale in cui si trova, in continua evoluzione».
Una rivendicazione del ruolo dell’architetto in una città che cambia identità in continuazione: dalla medievale alla rinascimentale, sino a quella ottocentesca e rigeneratrice, tanto che il 4 dicembre ai magazzini del Cotone è in programma un convegno per il 25esimo compleanno della trasformazione epocale del Porto antico.
Archiviato l’insuccesso del concorso di idee sul Blueprint, Besio evidenzia però come sia importante la formula del concorso anche per i piccoli progetti, se ne parlerà il 7 novembre a Palazzo Tursi (+ concorsi = + architettura).
Il tema delle periferie, non poteva non essere affrontato: appuntamento il 28 novembre (tutto il giorno) a Palazzo Tursi, con la partecipazione di relatori di altre città che stanno modificando le proprie periferie, come Milano, Torino e Roma. «Cercheremo di affrontare – spiega una dei curatori, Federica Alcozer – anche la questione degli approcci troppo vecchi per risolvere i problemi, che magari investono denaro in riqualificazioni che poi sono scollate totalmente dalla società che popola quei luoghi».
Anche il nuovo piano paesaggistico regionale, che è in preparazione, sarà oggetto di confronto con esperienze che hanno “fatto scuola”, come quella della Puglia: il 27 ottobre (ore 15-18,30) e il 3 novembre (ore 9-13) nella sala San Salvatore di piazza Sarzano.
Anche il ripensamento del rapporto territorio-ospedale è un tema che pone molti interrogativi non solo agli architetti, ma anche agli amministratori pubblici. Se ne parlerà diffusamente nel congresso nazionale del Cneto, il Centro nazionale edilizia e tecnica ospedaliera, in programma a Camogli da domenica 12 a martedì 14 novembre (su iscrizione). Si parte dal modello Renzo Piano per declinarne nuove esigenze.
Palazzo Ducale invece ospiterà tre lezioni dedicate ai partner che hanno lavorato con Renzo Piano: Olaf De Nooyer (19 ottobre ore 17,45), Emanuela Baglietto (17 novembre ore 17,45) e Mark Carrol (13 dicembre ore 17,45).
Le walking lectures da tre passano a quattro, si tratta di lezioni itineranti tenute da giovani architetti su Albaro e Lido (28 ottobre ore 10), San Benigno (4 novembre ore 10), gli allestimenti d’autore come il museo di Sant’Agostino, il Museo Chiossone, i Musei di Strada Nuova (18 novembre ore 10) e la zona del Porto Antico (2 dicembre ore 10).
Spazio anche alla presentazione della app LiguriaArch900, che consente di avere informazioni georeferenziate sull’architettura contemporanea («esistono i turisti dell’architettura», sottolinea Besio) e alla call for proposal aperta a tutti, su idee per valorizzare proprio l’architettura contemporanea, «un ambito che viene vista ancora con pregiudizio», sottolinea Paolo Raffetto, presidente dell’Ordine.
Il programma completo si può vedere qui.