C’era anche il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio a inaugurare il 57esimo Salone Nautico internazionale, insieme alle autorità locali e regionali «Sono felice di celebrare la ripresa in atto, testimoniata dai numeri impressionanti del settore».
Il presidente di Ucina Carla Demaria è ottimista: «Già l’anno scorso è stato un buon Salone, ma quest’anno si respira un’energia diversa. I dati sono solidi, quest’anno la produzione globale è salita del 18,6%, l’anno scorso l’incremento è stato del 17%. La crescita del mercato italiano del 24,1% ha suscitato molto interesse e in questa edizione abbiamo 70 brand in più tra ritorni e chi è arrivato la prima volta».
Il presidente di Ucina sottolinea quanto sia stato importante anche il cambio di rapporti con il governo: «Dopo le scelte del governo Monti, che avevano peggiorato ancora di più la situazione, oggi il legame forte con le istituzioni è un vantaggio. Ci sono tutte le condizioni per la crescita. Sono convinta che questo salone ci permetterà di crescere anche il prossimo anno». La coesione tra imprenditori e istituzioni è sottolineata anche da Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di sistema del Mar Ligure Occidentale: «L’ingrediente principale di questo Salone è il fatto che quattro istituzioni e altri abbiano lavorato insieme nella pacatezza. Una coesione nel basso profilo».
Il viceministro dell’Economia e delle finanze Luigi Casero puntualizza: «Questo settore ha una grande capacità di vendere e presentare il sistema paese nel mondo. Come possiamo sostenere la ripresa? Intanto non fare quello che si è fatto nel 2011, cioè una tassazione così astrusa che ha rischiato di uccidere il settore: la prima cosa da fare era eliminare tutte le norme che avevano massacrato la nautica ed è bastato quello per farla ripartire».
Casero specifica che lo sviluppo passa attraverso incentivi fiscali per l’innovazione, come le norme studiate per l’industria 4.0, che «consentono alle nostre imprese di competere con altre nel mondo. Nello specifico c’è necessità di proseguire sul tema della defiscalizzazioni su investimenti tecnologici e poi fare in modo che si possa ringiovanire la manodopera attraverso defiscalizzazioni sull’assunzione dei giovani. Per il settore abbiamo in mente anche misure specifiche sul leasing».
Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia riassume: «Genova è la finestra del Paese che presenta un pezzo di industria italiana. Quando si fa sistema i risultati arrivano. Poi c’è l’elemento della politica economica: abbiamo puntato sull’industria ad alto valore aggiunto, sui nodi di sviluppo. Dobbiamo avere l’orgoglio di sapere di essere il secondo Paese industriale d’Europa. L’Italia significa bellezza, equilibrio e tecnologia. In questo Paese ci vuole più politica e meno anti politica e c’è bisogno di priorità».
Si tratta del primo Salone del nuovo sindaco Marco Bucci: «La città questo anno si è preparata per accogliere il Salone e lavoriamo per fare in modo che sia ogni anno migliore. Abbiamo ideato circa 55 offerte per i visitatori. Con chi viene al Salone nautico abbiamo una cosa in comune: loro hanno feeling per le barche, noi siamo innamorati della nostra città e vogliamo che lo siano anche i visitatori.
Per Giovanni Toti invece è il terzo salone da presidente della Regione: «Città e Salone sono saliti e scesi insieme. Questo è il primo in cui i segnali sono veramente ottimi da quando sono presidente, queste facce sono il segnale più vero e genuino di una città e di un Salone che va oltre i numeri che pure sono lusinghieri. Questo sistema ha ripreso a marciare e le istituzioni hanno fatto quello che hanno promesso. Se Genova cresce e la logistica cresce e il Nord Ovest continua a trainare, allora si riprende tutta l’Italia. Credo che per una volta oggi possiamo farci tutti i complimenti, anche gli imprenditori che hanno rischiato».