«Per la Gronda di Genova stanno facendo i progetti esecutivi, nel 2018 avremo i primi cantieri. È la più grande opera fatta in Italia, vale più di 4,7 miliardi, e aumenterà il potenziale del porto». Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio oggi all’inaugurazione del Salone Nautico.
La presenza del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio al Salone Nautico internazionale, ha stimolato il dibattito sugli annosi problemi della Liguria e dei suoi collegamenti con regioni vicine e resto del mondo.
Sotto i riflettori le infrastrutture ferroviarie: «Chiedo al ministro di fare pressione su Rfi perché il quadruplicamento della Voghera-Tortona parta a breve», auspica Paolo Odone, presidente della Camera di Commercio di Genova.
Delrio rassicura: «Non abbiamo pensato soltanto al Terzo Valico, con Toti e Maroni si parla di lavorare sulla logistica, visto che abbiamo fatto un investimento molto forte sul ferro».
«Credo che questa regione – ha aggiunto – stia uscendo dall’isolamento. Abbiamo un grande progetto infrastrutturale che riguarda anche la Liguria, e sul territorio ligure ci sono lavori programmati per 2,5 miliardi di euro. Abbiamo fatto in modo che i porti di Savona, Genova e La Spezia lavorassero sempre più insieme. Ora avete una grandissima occasione, quella di essere la porta privilegiata per l’ingresso delle merci in Europa. E non abbiamo pensato soltanto al Terzo Valico, con Toti e Maroni abbiamo cercato di lavorare sulla logistica, facendo un investimento molto forte sul ferro. In questi tre anni Rfi ha ricevuto 30 miliardi di euro».
E torna sulle infrastrutture: «Occorre avere le idee chiare su quello su cui puntare, senza collegamenti non c’è sviluppo. Quindi non solo il Terzo valico, ma anche la Genova-Ventimiglia e il nodo ferroviario di Genova».
Infine, Delrio ha parlato di risorse anche per il Nautico stesso, mettendo così a tacere le polemiche per il mancato arrivo dei finanziamenti alla kermesse: «Il governo finanzierà il Salone di Genova, ho parlato ieri con il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda: i soldi arriveranno, si tratta di un milione e mezzo di euro. C’è stato solo un po’ di ritardo dovuto alla burocrazia».