I finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Imperia hanno eseguito due misure di custodia cautelare domiciliare emessi dal Tribunale di Imperia nei confronti del direttore generale della Rivieracqua s.c.p.a., società a capitale interamente pubblico costituita allo scopo di gestire il servizio idrico della Provincia di Imperia, e del presidente della commissione d’esame relativa a concorsi pubblici per l’assunzione di personale presso la Rivieracqua.
I militari, già da marzo 2017, avevano iniziato ad indagare circa presunte “anticipazioni” che erano state fatte trapelare dalle Commissioni esaminatrici circa gli argomenti oggetto delle prove di esame per i concorsi pubblici banditi dalla Rivieracqua.
Dall’analisi della copiosa documentazione cartacea e informatica acquisita nel corso delle perquisizioni effettuate nel decorso mese di luglio dalle fiamme gialle Imperiesi, secondo le fiamme gialle è emerso un quadro probatorio connotato da gravi indizi di colpevolezza che ha consentito all’autorità giudiziaria di effettuare proprie valutazioni in ordine agli elementi probatori individuati.
“In particolare – si legge in un comunicato della Giardia di Finanza di Imperia – è stato possibile accertare, anche attraverso numerosi pedinamenti, riscontri visivi e riprese fotografiche che il presidente della commissione esaminatrice aveva fornito al direttore generale di Rivieracqua S.c.p.a. Le domande d’esame, successivamente consegnate ad un candidato, risultato poi vincitore di uno dei concorsi.
Il Tribunale ha quindi ritenuto che le circostanze disvelate fossero “tali da portare all’emissione del provvedimento degli arresti domiciliari per due dei numerosi indagati del procedimento, ai quali vengono contestati i reati di rivelazione di segreto d’ufficio, per aver divulgato anticipatamente le domande delle prove d’esame, e di truffa ai danni dell’ente pubblico, per aver creato un nocumento alla pubblica amministrazione in quanto le graduatorie finali erano viziate dalle condotte illecite poste in essere”. Le attività di indagine proseguono al fine di valutare la posizione di ulteriori candidati che sono risultati essere stati collocati in graduatoria in posizione utile per essere assunti e che mantenevano assidui contatti con i vertici della società in esame.