È stato inaugurato oggi il nuovo stabilimento di Genova Cornigliano di Ansaldo Energia. 3.500 metri quadrati di superficie, dove lavoreranno a regime 40 persone, impiegate nell’assemblaggio della gamma di turbine a gas, core business aziendale. In particolare, nel nuovo capannone industriale nelle ex aree Ilva si produrranno le maxi turbine GT 36 da 570 tonnellate, componenti di ultima generazione che potranno essere direttamente imbarcate, grazie allo sbocco sul mare. La capacità di produzione sarà di una ventina di turbine all’anno: si partirà ai primi di luglio, la prima macchina potrebbe essere spedita già a fine anno.
«Siamo stati pazienti, abbiamo aspettato 15 anni, ma alla fine eccoci a un punto di arrivo che, allo stesso tempo, è anche un punto di partenza, perché ora Ansaldo Energia ha uno sbocco a mare e un completo processo di produzione a Genova», afferma un sorridente Giuseppe Zampini, presidente di Ansaldo Energia.
Siglati, nella stessa giornata, anche tre accordi di collaborazione, «due per la vendita delle prime due turbine a gas di grandissima taglia in Cina e uno per un impianto in Pakistan – spiega il direttore generale di Ansaldo Energia Claudio Nucci – Aree in cui siamo sempre molto attivi, così come tutta la zona del Mediterraneo, il medio Oriente, e ultimamente anche centro e sud Africa, America Latina e Asia, in particolare l’Indonesia».
Ansaldo Energia ha chiuso l’anno con 1,3 miliardi di euro di fatturato, «l’obiettivo è di raddoppiare il volume nei prossimi anni», afferma Nucci.
Presenti anche i lavoratori Ilva, davanti all’ingresso del nuovo stabilimento con lo striscione “Pacta servanda sunt”. Il 4 luglio al Mise si discuterà dell’accordo di programma, “grazie anche al quale – sottolinea la Fiom – Ansaldo è riuscita a entrare in queste aree”. Secondo i rappresentanti sindacali, “si può fare tutto, bastano impegno, buona volontà e persone di fiducia, rispettando la legge, perché per noi l’accordo di programma ha valore di legge”. Secondo quanto afferma Ivan Scalfarotto, sottosegretario allo Sviluppo economico, presente all’inaugurazione dello stabilimento insieme a Roberta Pinotti, ministro della Difesa, «lo spirito è costruttivo, vogliamo che la vicenda Ilva abbia la migliore delle conclusioni – rassicura – Stiamo cercando di gestire l’intero passaggio nel modo migliore possibile: sappiamo che sono stati assunti degli impegni, è giusto che se ne parli, l’apertura formale del tavolo risponde a questa logica ed è già di per sé una buona notizia. Nell’accordo per la vendita Ilva (alla cordata Arcelor Mittal-Marcegaglia, ndr) la preoccupazione sui livelli occupazionali è massima, c’è moltissima attenzione. Prendiamo atto che le cose si stanno muovendo e che si stanno muovendo in modo positivo, lavoreremo con la massima attenzione e diligenza».