Primo semestre 2017 da record per Cambi Casa d’Aste, con un venduto pari a 21.174.000 euro, +67% rispetto al primo semestre 2016, e con una crescita significativa in ogni dipartimento.
“Questo importante risultato si legge in un comunicato di Cambi – è stato raggiunto grazie alla cifra eccezionale ottenuta dall’asta di arte orientale e grazie a un innalzamento qualitativo generale in tutti i nostri dipartimenti. Decisamente significativo l’apporto del settore dedicato all’antiquariato, che premia la nostra scelta di puntare su collezioni private e selezioni di oggetti unici e di grande valore”.
Nell’anno appena trascorso la casa d’aste genovese ha segnato numerosi record, tra i quali l’oggetto più caro mai pagato in asta in Italia: lotto n. 94 (164749) asta 310 – Grande e rarissima figura di Amitayus eretto su fiore di loto in bronzo dorato con aura, Zanabazar, Mongolia, terzo quarto del XVII secolo. Venduto a 4.735.000 euro.

L’Arte Orientale è stato il dipartimento più forte e ricco di soddisfazioni, con 5.842.000 euro di venduto, ma ha cambiato la sua natura: qualche anno fa si vendeva tanto e di tutto mentre ora sono più che altro i top lot a fare cifra. Decisamente più stabili il settore contenente Design e Arti Decorative del XX secolo e il segmento che raccoglie Pittura e Scultura, tutti e due vicini a raggiugere la cifra di 4.000.000 euro. Ottimi risultati anche per l’Antiquariato, che supera i 3.600.000 euro grazie alle collezioni private e alle raccolte rare e selezionate. Da segnalare inoltre la crescita continua di Gioielli e Orologi da Polso e da Tasca che si confermano una garanzia di successo.
La partecipazione straniera continua a crescere (+7% di fatturato rispetto al primo semestre dell’anno passato). I buyer stranieri si aggiudicano il 29% dei lotti venduti e il 63% di venduto per valore (nel primo semestre 2016 la partecipazione estera era stata del 27% per lotti venduti e di poco più del 50% per valore). Le nazioni straniere con il maggior valore di aggiudicazione sono state la Cina (40%), la Svizzera (14%), il Regno Unito (12%), gli Stati Uniti (il 7%) e la Francia (5%).
Le percentuali di vendita online sono state del 35% per lotti e dell’11% per valore.
Il prezzo medio delle opere aggiudicate nelle aste fisiche è stato di 5.806 euro. Il prezzo medio delle opere vendute nelle aste online è stato di 1.621 euro.