Cinquemila esuberi al livello nazionale per Ilva. È quanto è emerso dall’incontro svoltosi oggi a Roma tra il governo, i rappresentanti Ilva e le organizzazioni sindacali
sulla vendita del Gruppo.
Il giudizio della Fiom Cgil sull’incontro è fortemente negativo, viene confermata la vendita al Gruppo Arcelor Mittal-Marcegaglia che avrebbe già parlato di circa 5 mila esuberi a
livello nazionale. Peraltro, fa notare il sindacato – anche la seconda cordata (Acciaitalia) avrebbe indicato in un numero di poco inferiore alle 5 mila unità gli esuberi. Inoltre, interpellato dal segretario generale della Fiom di Genova Bruno Manganaro, il ministro Carlo Calenda non avrebbe saputo cosa rispondere sulla validità dell’accordo di programma.
Con queste premesse, si preannuncia nei prossima giorni una forte mobilitazione di lotta e di sciopero a tutela del reddito e dell’occupazione degli operai e impiegati dell’Ilva di Genova.
Le parti si rivedranno a Roma il prossimo giovedì mattina; la richiesta, riferisce la Fiom, è una ed è rivolta al governo: “A Genova non si prescinde dall’accordo di programma firmato dallo stesso governo, dall’Azienda, dalle Istituzioni e dal sindacato”.