Ci sono anche due progetti genovesi tra i 15 finalisti del bando 2017 culturability – rigenerare spazi da condividere, scelti fra i 429 progetti partecipanti alla call promossa da Fondazione Unipolis per sostenere progetti culturali innovativi ad alto impatto sociale, che rigenerano e danno nuova vita a spazi, edifici, ex siti industriali, abbandonati.
Si tratta del Ce.Sto onlus, capofila del progetto Lo Spazio del tempo per l’area archeologica dei Giardini Luzzati (in collaborazione con Cooperativa Archeologia, Centro di Creazione e Cultura, Giardini Luzzati Nuova Associazione e Teatro dell’Ortica) e del progetto Spazio Faber in via del Campo ideato da Eugenio Damasio, Stefano Gualtieri, Matteo Mascetti, Daniela Panariello e Simone Meneghelli; le organizzazioni partner sono Solidarietà e Lavoro scs onlus, Social hub Genova, Associazione Linkinart, Associazione Mig Musicisti Indipendenti Genova, La Casa della Musica Cooperativa sociale onlus, Rotary club Genova Sud Ovest, Associazione Radio Gazzarra.
I 15 finalisti saranno ora ammessi a un percorso di formazione e mentoring finalizzato a migliorare e sviluppare le proposte. I team seguiranno workshop, avranno un’assistenza individuale e momenti di revisione critica dei progetti, che dovranno poi essere rinviati a Unipolis entro il 3 agosto.
A settembre, una Commissione di esperti selezionerà tra questi i 5 progetti che riceveranno 50 mila euro ciascuno e continueranno l’attività di mentoring. Complessivamente, 400 mila euro stanziati da Fondazione Unipolis, tra contributi economici per lo sviluppo dei progetti selezionati, attività di accompagnamento per l’empowerment dei team, rimborsi spese per partecipare alle attività di supporto. Il percorso di mentoring, così come le altre fasi del bando, sarà sviluppato in collaborazione con Avanzi/Make a Cube³ e Fondazione Fitzcarraldo.
In sintesi lo Spazio del Tempo intende dare nuova vita e trasformare in un luogo promozione culturale il sito archeologico localizzato vicino ai Giardini Luzzati di Genova, area da pochi mesi concessa dal Comune a un partenariato formato da diverse organizzazioni.
Al sito serve una voce e servono dei corpi per raccontare cosa siano i suoi resti, per farlo saranno utilizzati due canali. Il primo “informativo” con la realizzazione di pannelli e ricostruzioni a terra dell’anfiteatro, l’organizzazione di visite, laboratori didattici e incontri. Il secondo “performativo” con la creazione di una relazione tra il lavoro scientifico del
l’archeologia e le arti performative: ogni anno 15 giovani artisti e 5 giovani archeologi-studenti universitari lavoreranno assieme per creare un per corso di archeologia narrativa, che possa scoprire e raccontare valore e caratteristiche del sito.
Lo spazio Faber è un hub culturale dedicato alla figura di Fabrizio De Andrè e alla scuola genovese dei cantautori. Spazio Faber si sviluppa in Via del Campo, a partire dalla sede dell’emporio viadelcampo29rosso, un piccolo negozio e museo. Da lì si snoda e si amplia in alcuni spazi di proprietà dell’Università, dati di recente in concessione attraverso un bando del Comune. Nei locali si darà spazio alla mostra su Fabrizio De Andrè curata da Studio Azzurro, chiusa da dieci anni nei fondi di Palazzo Ducale e resa nuovamente fruibile attraverso un percorso multimediale rinnovato. L’hub musicale e culturale ospiterà anche una “radio in vetrina”, che fungerà da collettore per i cittadini e amplificatore per tutti quegli eventi (musicali e non) che verranno ospitati. Spazio Faber intende diventare il
fulcro centrale di un più ampio museo condiviso e a cielo aperto, sviluppato sul territorio del centro storico, includendo le persone, gli atri dei palazzi storici e le piazze.