Impiego delle tecnologie digitali in tutta la macchina comunale, ma anche nel turismo, nel sociale e nella sicurezza. Luca Pirondini, candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle, ha presentato il suo programma per “Genova digitale”.
Parla di una app – Genova in tasca – per condividere tutti i servizi al cittadino dello sportello del Comune. Ma anche informazioni, itinerari turistici, eventi.
«Creiamo un sito responsive sul modello di Trento. Segnalazioni, reclami e suggerimenti alla pubblica amministrazione attraverso la geolocalizzazione delle segnalazioni stesse che saranno prese subito in carico dalle società partecipate preposte», spiega Pirondini. In pratica un modo per superare le numerose app che si stanno moltiplicando, come per esempio quella di Aster sui guasti dell’illuminazione pubblica e di Amiu sugli ingombranti.
«Con gli open data – dice Pirondini – aiuteremo la pubblica amministrazione a intervenire in maniera più efficace. Un sistema che, ad esempio, permette al Comune di Bergamo il monitoraggio degli incidenti stradali attraverso la geolocalizzazione, aiutando gli amministratori a capire subito e meglio dove intervenire con lavori pubblici per migliorare la sicurezza delle strade. Avremo così un monitoraggio sull’incidenza delle malattie nei vari quartieri o dati immediati sull’afflusso turistico per capire meglio, (con statistiche alla mano, dove migliorare nei servizi di accoglienza».
Pirondini elenca le priorità: «Una delle prime cose che faremo è la mappatura della cittadinanza attiva, sull’esempio del Comune di Ferrara, creando così un portale online con le associazioni di volontariato, culturali, comitati ed enti che permetterà loro di fare rete e soprattutto di avere una reale visibilità attraverso la pubblicazione dei loro eventi, della loro storia, delle loro iniziative. Contestualmente, sarà creato un database di tutti gli immobili comunali dismessi o in disuso per riqualificarli e assegnarli con bandi di gara proprio alla cittadinanza attiva».
Essendo Genova una città di anziani, Pirondini non dimentica il piano di alfabetizzazione digitale: «In ogni Municipio sarà possibile usufruire di corsi gratuiti dove, soprattutto le persone più anziane, impareranno a navigare su Internet e a utilizzare i servizi online che metteremo a disposizione per rendere la vita più semplice a tutti. Il futuro è già presente in
tante realtà italiane, deve esserlo anche a Genova».