Da giovedì 1 giugno il pesto in partenza da Genova potrà volare in cabina, nel bagaglio a mano, anche in quantità superiori ai 100 ml consentiti dal regolamento. La novità, unica al mondo, è possibile grazie alla collaborazione tra Ascom, Aeroporto di Genova ed Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile, tre realtà che «hanno unito le forze in modo straordinariamente veloce», sottolinea Alessandro Cavo, vicepresidente di Ascom Confcommercio Genova, partendo da un’idea semplice e con una triplice finalità.

Lo scopo di “Il pesto è buono” non è solo quello di promuovere un prodotto d’eccellenza e testimonial dell’enogastronomia genovese e ligure, ma anche quello di ridurre gli sprechi: nel giro di tre mesi sono stati circa 500 i barattoli sequestrati ai passeggeri in partenza dal Cristoforo Colombo. «La norma sui liquidi nel bagaglio a mano costringeva molti genovesi e turisti a lasciare a terra moltissimi barattoli di pesto − commenta Paolo Sirigu, direttore generale dell’Aeroporto di Genova − un grande spreco e un danno di immagine e occasione mancata di promozione delle nostre eccellenze. Per questo abbiamo chiesto a Enac di trovare una soluzione che consentisse ai passeggeri di portare con sé questo prodotto, sempre nel massimo rispetto della sicurezza».
E a ciò si affianca un risvolto benefico: raccogliere donazioni per la fondazione Flying Angels onlus, nata a Genova e specializzata nel trasferimento aereo di bambini gravemente malati (da ben 60 Paesi), verso l’unico ospedale dove possano essere curati prima che sia troppo tardi.
In concreto l’iniziativa si realizza in modo molto semplice. Qualsiasi barattolo di pesto fino a 500 ml (anche quello preparato in casa) potrà viaggiare nel bagaglio a mano: basterà apporre sul vasetto un apposito bollino, disponibile nei negozi convenzionati o alla biglietteria dell’aeroporto genovese, a fronte di un contributo di 50 centesimi, che andrà alla fondazione Flying Angels.
I barattoli saranno sottoposti a un controllo con uno speciale apparecchio radiogeno, che durerà pochi secondi, e saranno poi riconsegnati al passeggero, che potrà salire a bordo. «Un’idea molto semplice ma molto efficace, che potrebbe essere un’iniziativa pilota, da replicare anche su altri prodotti», commenta Roberto Panizza, vicepresidente Ascom Genova settore alimentare.
Testimonial dell’iniziativa, gli stessi cittadini e i commercianti, che si impegnano a promuovere questa possibilità tra i clienti. La locandina sarà diffusa anche all’aeroporto stesso, dove sono in programma ulteriori promozioni dei prodotti tipici del territorio ligure, attraverso nuovi temporary shop che, a settembre, saranno installati nell’area partenze.
«Intorno a questo progetto si è creata una bella sinergia − commenta Paolo Odone, presidente di Ascom Confcommercio Genova − per fare in modo che turisti e cittadini possano portare nel resto del mondo la nostra tradizione culinaria. I negozi associati Ascom sono a disposizione per fungere da punti di distribuzione dei bollini, promuovendo così la circolazione della cultura del pesto originale e ribadendone la genovesità».
E nel frattempo procede il percorso, lungo e tortuoso, per riconoscere il pesto, seconda salsa da condimento più conosciuta al mondo e la prima per produzione, come patrimonio Unesco: «Quello che noi chiediamo è la tutela della tradizione e della cultura che stanno nella preparazione del pesto Dop − spiega Panizza − La prima fase, di istruttoria, è completata, ma ci vorranno ancora diversi anni per il riconoscimento ufficiale».