Giovanni Mondini, vicepresidente di Erg spa, è il nuovo presidente di Confindustria Genova, per il quadriennio 2017-2021 . Lo ha eletto l’Assemblea generale ordinaria di Confindustria Genova, con il 71% dei voti.
I cinque vicepresidenti nominati da Mondini sono Giuseppe Costa (Costa Edutainment), con delega al Turismo e alla Cultura; Umberto Risso (Gruppo Autogas Nord),con delega all’Organizzazione interna; Sonia Sandei (Enel), con delega all’Energia e alle Infrastrutture; Sandro Scarrone (Cetena-Fincantieri), vicepresidente vicario, con delega all’High-tech; Roberto Spinelli (Spinelli), con delega al Porto.
Presidente e vicepresidenti compongono il Consiglio di presidenza, del quale fanno parte il presidente del comitato Piccola Industria Andrea Carioti, con delega al Credito alle imprese, il presidente dei Giovani Imprenditori Enrico Botte, con delega a Capitale umano e Startup, e il past president Giuseppe Zampini, con delega alla Sanità. Giovanni Mondini terrà per sé le deleghe alla Finanza e all’Internazionalizzazione.
Nella sua relazione di insediamento, il presidente Mondini ha sottolineato di aver scelto i vicepresidenti non solo in base alle rispettive competenze, ma anche per la loro determinazione nel considerare la carica associativa un impegno della massima importanza.
Una parte di primo piano nella governance associativa è riservata al Consiglio generale che, secondo il neo presidente, sarà il luogo del dibattito, del confronto e dell’elaborazione delle decisioni, dove gli associati potranno ritrovare il loro senso di identità, di appartenenza e di coesione, definendo le linee politiche e gli indirizzi a cui il Consiglio di presidenza dovrà dare attuazione.
«Sono certo – ha dichiarato Mondini nel suo discorso di apertura – che ci potremo ritrovare qui, tra un anno, ancora più coesi e motivati nel nostro impegno per dare più forza e autorevolezza all’associazione, alle nostre imprese, alla nostra comunità. Nell’esclusivo interesse di quel bene comune che deve costituire sempre e comunque il faro della nostra azione».
«Rappresentanza e identità – secondo Mondini – sono i due pilastri su cui deve poggiare il lavoro della nuova squadra. L’associazione deve farsi catalizzatore e facilitatore di una cooperazione tra pubblico e privato, per promuovere investimenti che portino sviluppo e benessere sul territorio, e assicurare un diffuso senso di appartenenza alle imprese associate che a essa fanno riferimento.
L’impresa è il motore dell’economia che può garantire il futuro lavorativo della nostra comunità attraverso il rilancio del Porto e lo sviluppo dei settori high-tech, turismo e cultura, sanità. A tal fine, elementi essenziali sono infrastrutture e logistica».