La Liguria è la regione italiana in cui c’è il maggior tasso medio di incidentalità stradale nel periodo 2013-2015. È quanto emerge dal rapporto Osservasalute 2016: 5,41 per mille, contro il 2,95 italiano. Un dato notevolmente più alto e che è ben distante dal resto delle altre regioni (seconda è la Toscana con 4,36 per mille). Il tasso è il risultato del rapporto tra numero di incidenti stradali con lesioni alle persone e popolazione residente
Solo nel 2015 sono stati 8.415 gli incidenti in Liguria, 89 i morti. I dati si riferiscono agli incidenti stradali con lesioni alle persone.
Il tasso di mortalità (standardizzato per 10 mila persone) è più basso rispetto alla media italiana, ma è comunque aumentato rispetto agli anni precedenti, passando dai 0,50 del 2013 ai 0,35 del 2014 sino ai 0,53 del 2015.
La prevenzione degli incidenti stradali, oltre a quelli domestici e lavorativi, rappresenta uno degli obiettivi di salute prioritari del Piano nazionale della prevenzione 2014-2018, tutto ciò si interseca con la sanità perché una persona che ha avuto un incidente stradale grave, ha problemi che probabilmente costeranno parecchio al servizio sanitario nazionale, meglio prevenire allora.
Nel 2015, si registrano nel nostro Paese 4,6 feriti gravi per ogni decesso in incidente stradale, un valore variabile a livello regionale. Proprio in Liguria, Lazio e Campania si registra un numero più elevato di feriti gravi per ogni decesso (valori del rapporto di gravità compresi tra 6-7). Inoltre, invece che diminuire, come si vede dalla tabella qui sotto, i feriti gravi sono in aumento.
Il rapporto non indica le cause, ma, ascoltando le dichiarazioni della polizia stradale per esempio, emerge quanto sia in crescita la distrazione causata dall’uso del telefonino, o anche, lo dimostrano i recenti casi sulla A10, il mancato rispetto dei limiti di velocità unito a infrastrutture stradali non adeguate.