Diffondere il “germe dell’imprenditorialità” anche tra gli universitari genovesi. O meglio, farlo in modo più capillare, più approfondito e con maggiore continuità. È l’obiettivo, ambizioso (ma non troppo) che vorrebbe raggiungere Federico Minato, 24 anni, genovese, project manager all’interno della realtà Build It Up, associazione no profit con il principale scopo di sviluppare le idee imprenditoriali dei giovani universitari. Ma anche di affiancare le startup, in modo che, con l’aiuto di diversi partner aziendali, possano diventare realtà solide e in grado di camminare con le proprie gambe. «Build It Up – descrive Minato – è una realtà strutturata in un polo education e un polo consulting che, appunto, fornisce servizi di consulenza alle startup con l’obiettivo finale di portarle a un tavolo di investitori, nostri partner».
Build It Up al momento raccoglie 63 soci, tutti studenti della Escp, prestigiosa business school europea fondata a Parigi e presente anche in altri Paesi europei con i campus di Londra, Madrid, Torino e Varsavia, offrendo corsi di studio e master dislocati in diverse nazioni. In quasi cinque anni di attività, Build It Up, fulcro a Torino e attività anche a Londra e Parigi, ha ricevuto e analizzato oltre 400 idee imprenditoriali e attualmente cinque startup stanno ricevendo supporto. Oltre a questo, l’associazione organizza una serie di conferenze e business game (oltre 40 dal 2012, anno in cui ha avuto inizio la sua attività), come quello recentemente realizzato nella sede di Confindustria Genova (clicca qui per leggere l’articolo), insieme al Gruppo dei giovani industriali genovesi.
Proprio attraverso questo tipo di strumenti Minato vorrebbe “allargare” Build Ip Up anche alla “sua” Genova: «Studiando alla Escp trascorro davvero poco tempo a Genova, ma la mia città è sempre rimasta nel mio cuore – afferma – anche per questo, insieme a un altro genovese come me, Nicolò Rabacchi, presidente di Build It Up, vorremmo estendere il recruitment sotto la Lanterna, facendo leva su eventi come quello di pochi giorni fa in Confindustria. Guardiamo soprattutto al terzo anno delle triennali e al primo anno di magistrale, in particolare i corsi di Amministrazione Finanza e Controllo, Economia degli intermediari finanziari e Management». L’idea è quella di far conoscere meglio Build It Up agli universitari genovesi e, coinvolgendoli, insegnare loro una serie di competenze utili alla loro vita lavorativa e, forse, manageriale: «Dalla capacità di problem solving all’utilizzo efficace e professionale di strumenti come Power Point ed Excel».
Per far questo sarà utile anche l’appoggio di Università e istituzioni, ma, trattandosi di Genova, l’apertura alle novità non si rivela mai semplice e immediata: «Abbiamo già scritto al sindaco Doria, ma viste le elezioni imminenti dovremmo poi procedere con ulteriori contatti – spiega Minato – l’Università sarà probabilmente più “avvicinabile” ad attività in corso».