Rispetto all’anno precedente la variazione dell’addizionale regionale Irpef per la Liguria è aumentata dell’8,5%, al pari del Piemonte e dietro al Lazio (+14,5%), lo rileva il ministero delle Finanze, che ha diffuso i dati sull’Irpef, di cui in questo articolo BizJournal Liguria esamina la parte regionale e non comunale.
Il numero di contribuenti è di 1.175.645 di cui oltre 500 mila con dichiarazione 730, 316 mila con modello 770/certificazione unica, 310 mila con modello unico.
Aliquota Irpef in Liguria
1.23 fino a 15 mila euro
1.81 oltre 15 mila e fino a 28 mila euro
2.31 oltre 28 mila e fino a 55 mila euro
2.32 oltre 55 mila e fino a 75 mila euro
2.33 oltre 75 mila euro
5.888 euro la media imposta lorda (sesta in Italia), mentre come detrazioni d’imposta è penultima al pari della Toscana con 1.666 euro, 5.200 euro l’imposta netta (quinto posto, media nazionale 5.020 euro).
La Liguria è anche ai primi posti per la media sulla deduzione per abitazione principale: terza con 600 euro dopo Lazio (720) e Provincia di Bolzano (650 euro).
Redditi
La media del reddito imponibile è 21.150 euro, sesto posto in Italia, sopra la media nazionale di 20.010. Il reddito medio dei lavoratori dipendenti, secondo il Mef, in Liguria ammonta a 23.900 euro, in linea con Veneto e Friuli Venezia Giulia, superato da Emilia Romagna, Piemonte, Lazio e Lombardia.
Il reddito medio complessivo vede la Liguria a quota 22.130, superata solo da Piemonte (22.250), Provincia di Bolzano (22.860), Emilia Romagna (22.680), Lazio (22.710) e Lombardia (24.520).
Crediti, eccedenze, acconti
Quarto posto per la media di crediti d’imposta e ritenute (4.980 euro), dopo Lazio, Lombardia e Provincia di Bolzano.
La Liguria è poi seconda in Italia per media di differenza, ossia l’imposta netta scomputata dei crediti di imposta e delle ritenute subite: 4.200 euro, solo la Provincia di Bolzano è superiore. 1.260 euro la media di eccedenza di imposta risultante dalla precedente dichiarazione, esattamente in linea con la media nazionale.
Per quanto riguarda gli acconti versati, 3.110 euro la media ligure, sesto posto in Italia, 970 euro la media di Irpef a credito (di poco sopra la media nazionale di 94), 1.450 quella a debito, superiore ai 1.370 euro di media italiana.
L’Italia
L’addizionale regionale Irpef ammonta nel 2015 a 11,8 miliardi di euro (+4,1% rispetto al 2014), mentre quella comunale è pari a 4,7 miliardi di euro (+5,0% rispetto al 2014). L’addizionale regionale media varia dal minimo di 230 euro nella provincia autonoma di Bolzano al massimo di 620 euro nel Lazio.
A livello nazionale, i redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’82% del reddito complessivo dichiarato; il reddito da pensione, rappresenta circa il 30% del totale del reddito complessivo.
I lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 38.290 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 19.990 euro (per “imprenditori”, nelle dichiarazioni Irpef si intendono i titolari di ditte individuali, escludendo pertanto chi esercita attività economica in forma societaria).
Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 20.660 euro, quello dei pensionati a 16.870 euro e, infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone e assimilate risulta di 17.020 euro. La quasi totalità dei redditi da capitale è soggetta a tassazione sostitutiva e non rientra pertanto nell’Irpef.
Il reddito medio è pari a 31.240 euro per gli imprenditori in contabilità ordinaria e pari a 17.100 euro per gli imprenditori in contabilità semplificata. Il reddito preso a riferimento è quello di spettanza dell’imprenditore, al netto delle quote attribuite ai familiari collaboratori, che è il reddito rilevante ai fini del calcolo dell’Irpef.
Rispetto al 2014, il reddito medio da pensione mostra una crescita del +1%, confermando il trend degli anni precedenti. Crescono anche i redditi medi d’impresa (+8,6%), da lavoro autonomo (+7,6%) e da partecipazione (+6,1%), anche per effetto della contrazione del numero dei dichiaranti con livelli reddituali bassi. Diminuiscono lievemente invece i redditi medi da lavoro dipendente (-0,2%).
L’imposta netta Irpef (+2% rispetto all’anno precedente, sostanzialmente in linea con la crescita del Pil nominale) è dichiarata da circa 30,9 milioni di soggetti, pari al 76% del totale dei contribuenti. Circa 10 milioni di soggetti hanno un’imposta netta pari a zero. Si tratta prevalentemente di contribuenti con livelli reddituali compresi nelle soglie di esenzione, ovvero di coloro la cui imposta lorda si azzera per effetto delle numerose detrazioni riconosciute dal nostro ordinamento. Inoltre, considerando i soggetti la cui imposta netta è interamente compensata dal bonus mensile di 80 euro, i soggetti che di fatto non versano l’Irpef salgono a circa 12,2 milioni.
Analizzando i contribuenti per fasce di reddito complessivo, si osserva che il 45% dei contribuenti, che dichiara solo il 4,5% dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15 mila euro; in quella tra i 15 mila e i 50 mila euro si posiziona il 49% dei contribuenti, che dichiara il 57% dell’Irpef totale, mentre solo il 5,2% dei contribuenti dichiara più di 50 mila euro, versando il 38% dell’Irpef totale. Rispetto all’anno precedente, aumenta sia il numero dei soggetti che dichiarano più di 50 mila euro (+65 mila) sia l’ammontare dell’Irpef dichiarata (+1,9 miliardi di euro).