In Liguria sono 1.410 i detenuti presenti nelle sei carceri della regione, a fronte di una capienza regolamentare di poco più di 1.100 persone. I dati del ministero della Giustizia, relativi al 31 ottobre 2016, sono diffusi dal 29esimo Rapporto italia curato da Eurispes.
Il problema del sovraffollamento è allargato a quasi tutta Italia: le uniche eccezioni sono rappresentate dalle Marche, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. In Piemonte il numero regolamentare rispetto a quello dei detenuti effettivi discosta di una sola unità (sono 3.836).
Le regioni che presentano il numero più alto di carcerati nei propri istituti di detenzione sono la Lombardia (14,3%, oltre 7.800 detenuti a fronte di una capacità di 6.120), la Campania (12,6%, 6.919 detenuti, circa 800 in più del numero regolamentare) e Lazio e Sicilia con lo stesso valore percentuale (11%). In Liguria il numero dei detenuti rappresenta il 2,6% del totale in Italia.
Alla fine del 2015 i detenuti presenti nelle carceri italiane erano complessivamente 52.164 di cui il 66,8% rappresentato da italiani (34.824) e il restante 33,2% da cittadini stranieri (17.340). In base a quanto si legge nel rapporto, in tutte le regioni il numero di detenuti autoctoni è, quasi sempre, il doppio (se non il triplo) rispetto a quello dei detenuti stranieri: secondo l’istituto di ricerca, le regioni in cui il numero di detenuti stranieri è maggiore sono probabilmente le stesse in cui il numero di cittadini stranieri iscritti in anagrafe è più alto e, nello specifico, quelle dell’Italia settentrionale e dell’Italia centrale.
La Liguria è quarta in Italia per incidenza di detenuti stranieri sul totale: 51,8% contro il 48,2% di italiani (in termini assoluti, 731 contro 679). In testa per incidenza di carcerati stranieri c’è la Valle d’Aosta (69%), seguita dal Trentino Alto Adige (68,9%) e dal Veneto (54,2%). Si tratta delle uniche quattro regioni in cui la percentuale straniera supera quella autoctona.