Il Traforo del Monte Bianco dispone di un nuovo e innovativo sistema di supervisione degli impianti di sicurezza. Si chiama Logos (acronimo di Localizzare, Organizzare e Gestire le Operazioni di Sicurezza) ed è stato realizzato dall’azienda italiana Giordano & C. spa (di Boves, in provincia di Cuneo) su mandato del GEIE-TMB, e certificato da Rina Services. Oggi Michele Francioni, ceo di Rina Services, ha consegnato il certificato alla direzione del GEIE-TMB, e a Roberto Giordano, presidente e amministratore delegato della Giordano & C, nell’ambito di una cerimonia ufficiale proprio presso il Traforo.
L’impianto, attivo dal 29 novembre 2016, rappresenta oggi uno dei più sofisticati apparati di controllo esistenti in un tunnel stradale (in questo caso lungo 11,6 km) e consente di sorvegliare e comandare a distanza, in automatico e in manuale, le apparecchiature e i sistemi all’interno del traforo, nei canali di ventilazione, nei locali tecnici, sui piazzali o sulle rampe di accesso al traforo. Uno strumento, tecnologicamente all’avanguardia, che analizza in permanenza 36 mila dati legati alla sicurezza, registrati 24 ore su 24 dalle 157 telecamere e dai 4 mila sensori distribuiti lungo tutto il traforo.
Rileva, analizza e segnala qualsiasi situazione anomala, quale l’arresto di un’automobile all’interno della galleria. Permette di far interagire fra loro 11 mila impianti del traforo e propone agli operatori della postazione di controllo e comando di attivare rapidamente le misure più opportune in ogni circostanza: chiusura della galleria, attivazione dell’impianto di ventilazione, abbassamento delle barriere, allertamento delle squadre di soccorso. Logos automatizza anche altre operazioni, come le chiamate radio o l’invio di messaggi e possiede una moderna interfaccia, consentendo agli operatori di concentrarsi maggiormente sulle operazioni di sicurezza.
Per la messa in servizio di questo nuovo dispositivo, per il quale Sitmb e Atmb hanno investito 4 milioni di euro, sono stati eseguiti circa un milione di test, 12 mila dei quali svoltisi in condizioni reali, nel corso di 25 notti di chiusura del traforo. Le funzioni del software Logos sono state realizzate in modo da raggiungere il livello di integrità di sicurezza Sil2 (Safety Integrity Level) fissato dalla norma CEI 61508 e secondo la quale è stato certificato. Da oltre un decennio sono disponibili specifiche normative internazionali come la CEI EN 61508 che, basate sul “Ciclo di vita della sicurezza”, individuano in modo preciso i criteri e i metodi per assegnare e verificare il livello di affidabilità (SIL) dei sistemi. Lo Standard Internazionale CEI EN 61508 norma i criteri di progettazione e gestione degli impianti elettrici, elettronici ed elettronici programmabili nei diversi settori industriali in cui possono presentarsi rischi per le persone, l’ambiente o in termini di perdita economica. Al momento Logos è l’unico software al mondo destinato a tunnel stradali a soddisfare tali requisiti di sicurezza.
Quattro anni di lavoro di un team specializzato hanno consentito di sviluppare un software altamente evoluto e fortemente personalizzato per la complessa e delicata gestione della sicurezza e dei servizi del traforo.
«Migliorando la prestazione del sistema di supervisione, si migliora ulteriormente la reattività degli operatori. Questo nuovo strumento è il frutto di una performance umana e tecnica: per la realizzazione di questo progetto sono state coinvolte 20 persone», spiega Cédric Petitcolin, capo progetto in seno al dipartimento tecnico e informatico del GEIE-TMB.