Parte dalla storica filiale numero 21 di Genova Sestri Ponente il “garden” finanziario di Banca Carige. Un’area dell’agenzia fino a fine marzo sarà specializzata solo in risparmio gestito in collaborazione con Arca Fondi Sgr, la cui partnership quinquennale vale 4 miliardi di risparmio gestito, circa 160 mila clienti, di cui la metà proprio in Liguria. Si tratta di un esperimento che potrà essere adottato in altre sedi. La filiale 21 è stata scelta per avviare questo progetto pilota perché, dopo la sede centrale, è la seconda agenzia della banca come numero di clienti e dispone dello spazio necessario per il “garden”.
L’esperimento avviene in un contesto impegnativo: siamo nel cuore della Liguria e «le caratteristiche caratteriali dei liguri – spiega Gianni Dal Maschio, direttore Rete e presidio segmenti di Banca Carige – si traducono nella preferenza di investimenti sicuri, ma oggi con i rendimenti bassi dei titoli di Stato, per esempio, occorre trovare un giusto equilibrio tra rischio e rendimento, in un percorso guidato in cui si vada stabilire insieme al cliente i termini di volatilità, di durata di investimento e l’obiettivo di rendimento».
In mercati sempre più volatili e rischiosi, impiegare i propri risparmi richiede l’accesso
a informazioni, competenze e professionalità fortemente specializzate. Per questo Carige offre alla propria clientela l’affidabilità e l’esperienza nella gestione del risparmio di Arca sgr.
Arca propone un nuovo prodotto che focalizza l’investimento della componente azionaria sulle piccole medie imprese italiane, permettendo nel contempo un’ampia diversificazione degli investimenti anche nel mondo obbligazionario.
Le piccole imprese devono capire che occorre rischiare, il sistema finanziario italiano deve evolversi
«Nella legge di stabilità – dichiara a BizJournal Liguria Simone Bini Smaghi, vicedirettore generale di Arca sgr – è stata introdotta un’agevolazione fiscale per gli investimenti diretti alle aziende italiane che il risparmitore deve tenere per cinque anni. L’agevolazione fiscale riguarda l’esenzione totale della tassazione del capital gain, che oggi è del 26% in generale, a parte quella sui titoli di Stato, italiani o europei, su cui si paga il 12,5%. Quindi, se uno fa un investimento in un piano individuale di risparmio e lo tiene cinque anni ha l’esenzione totale di questa tassazione. Quanto si può investire? Fino a un massimo per un anno solare di 30 mila euro e si può ripetere questo investimento per non più di cinque anni, quindi 150 mila euro, che non è una cifra banale. E questa – osserva Bini Smaghi – è una cosa molto interessante, perché credo che corrisponda a una volontà di fare confluire il risparmio che oggi è alla ricerca di investimenti interessanti su aziende anche di medie dimensioni, di svilupparsi, crescere, fare investimenti. Oggi noi abbiamo approvato il regolamento del primo fondo Pir, che si chiama Arca economia reale bilanciato Italia, in offerta per la clientela anche tramite Banca Carige tra qualche settimana».
Le pmi, però, «devono andare sul mercato dei capitali, presentare dei bei progetti per lo sviluppo, bisogna che vengano su un mercato in cui i titoli vengano scambiati, perché noi creiamo dei portafogli dove la clientela può comprare ma può anche disinvestire, quindi bisogna che ci siano strumenti abbastanza liquidi, che ci siano degli scambi. Bisogna che ci sia un’evoluzione – auspica Bini Smaghi – anche da parte delle imprese. Tutti dobbiamo evolverci, il nostro sistema fianziario deve assolutamente evolversi».