Nessuna sfida a Toti, la vittoria del centrodestra in Liguria è un fatto positivo, e il problema non è la Lega Nord ma il fatto che il partito di Salvini ha una identità e Forza Italia ha perso la sua. Lo ha detto Stefano Parisi, fondatore e leader del nuovo movimento politico di centrodestra “Energie per l’Italia”, nella tappa genovese del suo tour in Italia.
«La visita di oggi a Genova – ha sottolineato Parisi – non è assolutamente una sfida a Toti, è un contributo a tutta l’area del centrodestra. A Genova ci saranno elezioni importanti, il centrodestra può tornare a governare la città me deve farlo sulla base di un contributo ampio, non chiudendosi. Non sfido nessuno, anzi».
Secondo il leader di Energie per l’Italia, l’esito delle elezioni che in Liguria hanno portato alla vittoria di Toti è positivo: «dove il centrodestra riesce a governare e governa bene i rapporti con la Lega sono sempre stati buoni. Anche io in campagna elettorale ho avuto un ottimo rapporto con la Lega, siano riusciti ad avere una coalizione unita. Il vero problema è che oggi la Lega ha una forte identità, mentre FI ha perso la sua. Dobbiamo trovare l’identità di quest’area liberale-popolare che è sempre stata prevalente, Berlusconi governava con il 30 per cento e Bossi aveva il sei. Ma – precisa Parisi – non è un problema di rapporti di forza, il fatto è che quando ci sono forze politiche diverse è bene si confrontino delle identità, se invece c’è una sola identità e tutti gli altri vanno a rimorchio di questa, penso ci sia un danno per la democrazia. Molti italiani non si riconoscono in una coalizione guidata da Salvini. Credo che questo sia un problema per tutti, anche per Salvini».
Anche Raffaele Fitto si propone di rinnovare e riunire il centrodestra. C’è possibilità di intesa? «Sicuramente sì, e stiamo anche parlando, però bisogna rendersi conto che il problema non è metterse insieme pezzettini del centrodestra che si sono dispersi in questi anni, il problema è di rimettere insieme gli italiani, il nostro popolo, è una cosa molto piùambiziosa. L’Italia è in una situazione molto difficile, drammatica, sotto tutti i punti di vista, economia, immigrazione, sicurezza, giovani, sistema scolastico, educativo. Le politiche del centrodestra e del centrosinistra negli ultimi anni in sostanza non sono state divergenti, sono state omogenee. O si ripensa in modo radicale la politica oppure gli italiani che prima votavano per il centroestra votano per il Cinque Stelle».