Dopo l’Ordine degli ingegneri, ora anche gli edili della provincia di Imperia alzano la voce contro le lungaggini eccessive dell’ufficio antisismica e cemento armato. A mobilitarsi sono le associazioni Confartigianato e Cna Costruzioni, che in una lettera firmata dai presidenti Antonio Sindoni e Marco Zanotto e indirizzata al presidente della Regione Toti e al presidente della Provincia Fabio Natta denunciano l’emergenza delle pratiche giacenti, situazione che ormai da anni blocca il comparto con ricadute negative sulle imprese e i cittadini.
«La Regione ha la titolarità dell’ufficio, che delega alla Provincia – spiega Marco Zanotto di Cna Costruzioni – per questo ci rivolgiamo alle due istituzioni affinché si trovi al più presto una soluzione. Non escludiamo in futuro di valutare ulteriori azioni condivise».
Non aiuta, al momento, la decisione presa dall’Ordine degli ingegneri a inizio dicembre, che con propria delibera ha deciso di interrompere la collaborazione dei professionisti nell’istruzione delle pratiche. Una “turnazione” degli ingegneri a fianco dei funzionari provinciali che aveva permesso di ridurre i tempi d’attesa da circa un anno a otto o nove mesi. Ma a fronte di nessun provvedimento risolutorio, la misura è colma: «L’utenza è esterrefatta, noi siamo esterrefatti» – dice oggi Domenico Pino, presidente dell’Ordine degli ingegneri di Imperia. «Attendiamo una risposta e una proposta, anche con delibera regionale, che risolva non solo il problema della valutazione delle domande ma anche la scrittura nero su bianco dei provvedimenti». Infine gli edili di Confindustria provinciale, che non escludono di rivolgersi, in ultima istanza, alla Procura della Repubblica.