Il top price della due giorni di aste a novembre è stato un anello in oro bianco, zaffiro e diamanti di Bulgari: 190 mila euro e di cui non possiamo diffondere l’immagine per questioni di riservatezza). Le due aste di gioielli e arte antica di Wannenes in piazza Campetto a Genova, hanno suscitato molto interesse.
Liguria Business Journal è andato ad assistere, in punta di piedi, a queste vendite che attirano compratori da tutto il mondo.

Sì perché come dei bambini nel paese dei balocchi abbiamo puntato lo sguardo su un mondo che è sconosciuto alla stragrande maggioranza delle persone (e anche a noi, lo confessiamo), ma che ha un fascino notevole. Il fatto che a Genova ci sia una casa d’aste che in pochi anni (dal 2001) ha saputo affermarsi a livello internazionale, è una notizia che va oltre l’ambito relativamente ristretto di compratori e venditori.
Solo per dare qualche numero: nel primo semestre 2016 Wannenes ha incrementato il suo fatturato del 102,2% rispetto allo stesso periodo del 2015, e registrato un aumento significativo delle percentuali di venduto per lotto (68,8% rispetto al 53% con un incremento del 29.8%) e per valore (149,7% rispetto al 99.4% con un aumento del 50,6%).
Guido Wannenes l’a.d. della società Wannenes Art Auction, ci ha già spiegato qui il perché.
Così, da profani, ci siamo lasciati conquistare dall’atmosfera nello splendido palazzo di piazza Campetto che è la sede della casa d’aste, dall’abilità del battitore nel gestire i rialzi provenienti da chi era in sala di fronte a lui, o dagli intermediari ai telefoni, o da chi controllava le offerte online.
Martedì 29 tra i gioielli più ambiti c’erano un anello in oro, argento, smeraldo e diamanti del XIX Secolo, decorato con uno smeraldo taglio ovale del peso stimato di 10 carati e affiancato da diamanti taglio vecchio del peso stimato di 2,20 carati (aggiudicato a 47.120 euro) e due spille a firma di rosa in oro, argento e diamanti del 1860 circa (aggiudicate a 32.240 euro). (segue dopo la gallery)
[envira-gallery id="42703"]
Il giorno successivo è stata la volta dei quadri: il top price è stato La negazione di Pietro di Bernardo Strozzi (olio su tela 108,5 x 141,5 cm), stimato tra i 15 mila e i 25 mila euro e aggiudicato a 86.800 euro, compresi i diritti d’asta.
Secondo posto per Rinaldo e Armida di un pittore bolognese del XVII-XVIII Secolo, aggiudicato a 62 mila euro (stimato tra i 30 e i 50 mila). Sul podio anche l’Allegoria delle virtù di Placido Costanzi, aggiudicato a 52.080 euro, partito da una stima tra i 15 mila e 18 mila euro.