Hanno sfidato la pioggia ieri sera i partecipanti al primo incontro ufficiale del Forum per le pmi, microimprese e professionisti del Pd. Nella sede di via Maragliano è cominciato un percorso che, come spiega il coordinatore Gianluca Marconi, «vuole essere il più pragmatico possibile». Il compito del Forum sarà di raccogliere le problematiche e le istanze dei piccoli imprenditori e dei professionisti, trasferendole ai vari rappresentanti del Pd a livello regionale e nazionale.
«Sono un imprenditore – dice Marconi – e sono stufo di parole prive di fatti e del fatto che le pmi siano talmente parcellizzate da non avere una rappresentanza e una voce in capitolo, per questo mi sono impegnato in prima persona e l’ho fatto nel Pd perché penso sia l’unica realtà in cui ci sia un minimo di organizzazione. Tuttavia è un forum e non un circolo, l’abbiamo fatto apposta in modo da essere aperti a tutti, anche a chi ha meno fiducia nella politica».
Le pmi iscritte a Confindustria hanno nell’80% dei casi meno di 10 dipendenti. «Non siamo uno sportello, ma vogliamo avvicinarci e dare supporto anche a chi vuole fare impresa. Spesso mancano anche le nozioni che riguardano la fase che precede la fondazione, mettendo a rischio magari l’investimento».
Max Morales, il responsabile Economia e lavoro del Pd genovese, intanto sta allestendo una rete di punti di ascolto nei vari circoli, per allargare ulteriormente il campo. «In questo modo i futuri candidati del Pd – aggiunge Marconi – potranno elaborare un programma e cercare di dare risposte su problematiche reali». Quello attuale è il primo momento storico dal dopoguerra in cui i giovani sono più poveri dei genitori, senza il supporto delle pensioni di nonni e padri/madri diventa difficile la sopravvivenza: «Fra 30-40 anni esploderà il problema se continuiamo così – annuncia Marconi – vorremmo prevenire questa emergenza sociale, in modo da non essere costretti a lavorare sino a 90 anni».
Tra i punti emersi nel dibattito la necessità di avere certezza sui pagamenti: «Il piccolo non è tutelato, magari ha il lavoro, ma non assume perché non sa quando la commessa verrà pagata – spiega Marconi – per questo sarebbe utile proporre sgravi fiscali per chi paga all’ordine, ma bisogna anche dare una risposta agli imprenditori che vogliono vivere dentro le regole senza dissanguarsi, per molti anni il centrosinistra ha lasciato trapelare l’idea che imprenditori e bottegai fossero tutti evasori, mentre il centrodestra nell’era Berlusconi lasciava intendere che le tasse fossero il nemico numero uno, invece bisognerebbe far tornare un sistema che offra maggiori servizi».
Il nucleo operativo iniziale è completato da Marco Mortara Crovetto e Silvia Zino. Sono già stati avviati contatti con le altre province liguri per allargare i contributi. «Comunicheremo al più presto la road map». Per chi volesse saperne di più è attiva un’email: forumsviluppo@pdgenova.it