Savona chiude la top ten con un balzo di 21 posti rispetto all’anno scorso, La Spezia sale dal 39° al 21° posto, Genova è settantesima (era al 58° posto l’anno scorso), mentre Imperia è poco sopra, 66° posto (in risalita dal 73°). Il rapporto annuale sull’ecosistema urbano stilato da Legambiente e Ambiente Italia sulla base dei dati 2015, vede i capoluoghi di provincia in chiaroscuro. Un’Italia a due velocità, visto che nei primi dieci posti non c’è nessun capoluogo di Regione, ma solo città al di sotto degli 80 mila abitanti.
L’analisi viene fatta in base a delle categorie ben precise, come i valori legati alla qualità dell’aria, alla mobilità, alla raccolta differenziata, alla depurazione delle acque e così via. Se Imperia è tra le 10 città in cui non si è verificato nessuno sforamento ai limiti di Ozono, Genova è la peggiore in Italia con 88 giorni. Il capoluogo ligure registra anche il 36% di modal share ovvero la percentuale di spostamento in città con auto e moto, una percentuale tra le più basse (solo Bolzano fa meglio con il 30%) ed è seconda tra le migliori per rapporto tra auto e abitanti: 46 su 100. In questa classifica la prima è Venezia con 42 (ma ovviamente è “fuori gara” essendo una città molto particolare), mentre La Spezia è terza con 50 su 100.

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«Il balzo in avanti registrato nel corso del 2015 – commenta l’assessore alla sostenibilità ambientale della Spezia Laura Ruocco – delinea un trend di miglioramento per la nostra città. A pesare molto su questo piazzamento sono il dato sulla raccolta differenziata che ha raggiunto nel 2015 il 40%, la stabilità nei valori della qualità dell’aria e una buona performance sul trasporto pubblico. Ecosistema urbano rappresenta una bussola utile per aiutarci a impostare le politiche ambientali della nostra città. Sulla raccolta differenziata il 2016, con l’estensione del porta a porta a tutta la città, ha visto un sensibile incremento che certamente inciderà sulla classifica generale. Così come lo farà anche il lavoro su risparmio ed efficientamento energetico che stiamo portando avanti. Sulla qualità dell’aria non ci accontentiamo di avere un buon quadro come città industriale, incidendo maggiormente sulla presenza di emissioni industriali e sul traffico. L’ambizione è raggiungere i risultati di quelle città medie che stanno avanti a noi, come Trento, Bolzano e Parma».
La Spezia conferma anche i dati 2014 proprio sulla percorrenza annua per abitante del trasporto pubblico: 41 km-vettura per abitante.
Per chi volesse approfondire ecco il pdf con il rapporto completo.