Rina Services ha certificato l’inventario delle emissioni di gas a effetto serra redatto dall’Università di Genova e relativo agli anni 2013 e 2014. «L’Università ha iniziato a gestire in maniera sistematica il suo approccio alla sostenibilità ambientale già da alcuni anni, a seguito dell’accordo volontario sottoscritto dall’Ateneo e dal ministero dell’Ambiente per la quantificazione della propria carbon footprint all’interno del Programma per la valutazione dell’impronta ambientale avviato dal ministero − dichiara il rettore Paolo Comanducci − Grazie a questo impegno, sono state attuate una serie di iniziative per consolidare la propria attività nel campo della sostenibilità quali la nomina di un referente per la Sostenibilità ambientale di Ateneo, l’adesione alla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (Rus) e la creazione di una Commissione rettorale permanente sulla Sostenibilità Ambientale di Ateneo nel 2015».
«L’inventario delle emissioni di gas serra certificato dal Rina consiste in una determinazione quantitativa delle emissioni di gas serra, in termini di tonnellate di CO2 emessa, associate alla realizzazione dei servizi erogati dall’Ateneo ed è finalizzato a individuare le possibili azioni di miglioramento e di riduzione graduale delle emissioni stesse», dichiara Michela Gallo del Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti (Cesisp) dell’Università di Genova, i cui ricercatori hanno provveduto a predisporre la metodologia di calcolo utilizzata per la realizzazioni degli inventari dell’Ateneo.
La redazione degli inventari e la certificazione operata da Rina hanno coinvolto tutto l’Ateneo, che consta di quattro poli didattici distribuiti tra Genova, Savona, Imperia e La Spezia, e le attività didattiche e di ricerca ivi svolte. «La certificazione della propria impronta ambientale e l’adesione a reti nazionali e internazionali di Università che puntano alla sostenibilità − conclude Comanducci − testimoniano la volontà dell’Ateneo di porsi in una prospettiva internazionale, rispettando standard ambientali riconosciuti. Questo permette all’Ateneo di gestire in maniera più efficace e più efficiente i cambiamenti strutturali legati alla gestione energetica, facendo particolare attenzione alla riduzione del proprio impatto ambientale».
Secondo Adriana Del Borghi, referente di Ateneo per la sostenibilità ambientale e coordinatore della Commissione di Ateneo sul tema, «Le azioni intraprese hanno riguardato un’analisi dei consumi energetici relativi alle strutture e a tutte le attività connesse, il calcolo delle emissioni di gas serra connesse a queste attività e l’individuazione delle possibili azioni di miglioramento e monitoraggio delle riduzioni di gas serra».
Già in precedenza l’Università di Genova, insieme a un gruppo ristretto a pochi atenei italiani, aveva avviato il proprio percorso di sostenibilità, ottenendo nel 2010 l’accreditamento da parte dell’Unfccc a partecipare ai lavori delle Nazioni Unite sul clima, tra cui la recente Cop21 tenutasi a Parigi nel dicembre 2015 culminata con la sottoscrizione da parte degli Stati dello storico Paris Agreement sul contenimento del surriscaldamento globale.