Al grido di “Marco Doria ci devi ascoltare, del centro storico ti devi occupare” e “No al fuggi fuggi dai caruggi”, oggi un centinaio di esercenti del centro storico di Genova sono scesi in corteo per manifestare, ancora una volta, la loro contrarietà a un’ordinanza che sta rendendo sempre più difficile la vita a bar e locali di piazza delle Erbe e dintorni. E questa volta hanno deciso di protestare con un corteo vero e proprio, che si è snodato tra piazza De Ferrari e piazza Fontane Marose fino a raggiungere Palazzo Tursi.

I presenti, davanti alla sede del Comune, hanno incontrato Giorgio Guerello, presidente del consiglio comunale, che ha chiesto loro di aspettare il sindaco Marco Doria, disponibile a riceverli, ma in quel momento trattenuto proprio in sede di consiglio.
Una pugnalata alle spalle dopo mesi di collaborazione: così gli esercenti oggi in corteo, primo fra tutti Alessandro Cavo, presidente di Fepag, hanno definito l’ordinanza anti-movida emessa alcuni mesi fa del sindaco di Genova. Ma la protesta non riguarda solo una norma che, di fatto, equipara i locali del centro storico ai minimarket (in termini di orario di chiusura, per esempio), senza alcuna tutela per i locali virtuosi, ma tocca anche il tema della sicurezza: tra le richieste degli esercenti c’è anche quella di una maggior attenzione alla vivibilità del quartiere, alla sua pulizia, al decoro, all’illuminazione. Facendo anche un maggior ricorso a presidi delle forze dell’ordine.