Questa mattina una delegazione di dipendenti Ericsson e le segreterie sindacali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil hanno incontrato il prefetto di Genova. Oltre a illustrare la situazione che si vive in azienda, il sindacato ha rinnovato la richiesta dell’apertura di un confronto nazionale al ministero dello Sviluppo economico.
L’ultimo incontro nazionale sulla vertenza, annunciato a Genova dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha visto la sola partecipazione di rappresentanti del ministero e del sindacato, ma l’azienda è rimasta assente.
Secondo quanto si legge nella nota sindacale, “a livello territoriale è stato chiesto anche un intervento della Prefettura nei confronti della Regione Liguria che nonostante in questi mesi si sia prodigata per tranquillizzare i lavoratori, suggerendo anche di abbassare i toni delle manifestazioni, non ha ancora risposto alla richiesta di incontro inoltrata una decina di giorni fa dalle segreterie sindacali. L’occasione potrebbe rappresentare un momento di confronto nel quale la Regione tranquillizzi con atti concreti i dipendenti Ericsson. La richiesta è sempre quella di trovare strumenti per tutelare i lavoratori a mantenere il proprio posto di lavoro”.
Risulta al sindacato che “Ericsson continui a condizionare i dipendenti da un lato invitandoli ad allontanarsi volontariamente dall’azienda e dall’altro negando questa possibilità a coloro che, anche se pochi, intendono accettare l’allontanamento, il tutto in contraddizione con quanto sottoscritto da Ericsson nel verbale di mancato accordo in sede ministeriale”.