Ha sede nel centro di Genova, in via Porta degli Archi, ed è proiettata verso l’Africa, per portare assistenza sanitaria, scolastica, favorire lo sviluppo agricolo e permettere ai giovani e alle famiglie di vivere nel loro paese e non emigrare. È l’associazione onlus l’Aurora, costituita da circa 65 soci, di cui una quindicina operativi che, a proprie spese, vanno in missione nei paesi africani per garantire la consegna delle donazioni, la formazione e la trasmissione delle tecnologie necessarie per svolgere i progetti associativi, con l’aiuto dei cooperanti presenti in loco e la collaborazione di associazioni italiane e africane.
«L’Aurora – dichiara a Liguria Business Journal il presidente Simone Canapini – è nata a Genova da amici che erano già attivi nella solidarietà e hanno deciso di unirsi in un’associazione con l’ intento di raccogliere e spedire nei paesi in via di sviluppo strumenti sanitari, farmaci, macchinari e tecnologie utili nel settore sanitario, scolastico e dello sviluppo agricolo. L’obiettivo è creare le basi e le condizioni idonee per la crescita e l’auto-sussistenza, cercando di contrastare il crescente fenomeno migratorio di giovani e famiglie in cerca di lavoro».
«Siamo impegnati durante tutto l’arco dell’anno – precisa Canapini – in donazioni a supporto di associazioni partner, facciamo parte di un gruppo di associazioni raggruppate nel consorzio “Spera”, che intervengono in Senegal ma anche in altri paesi africani, condividendo con loro parte del materiale e dei farmaci che riceviamo in donazione».
«In Senegal seguiamo degli ambulatori medici sparsi sul territorio e interveniamo a sostegno di svariate piccole situazioni locali bisognose di intervento, alle quali cerchiamo di donare attenzione, siamo inoltre impegnati in progetti piu ambiziosi che prevedono di apportare un contributo nei settori della formazione, nel settore sanitario e dello sviluppo rurale del paese. Nel maggio 2016 abbiamo inviato circa 20.000 scatole di farmaci ricevute in donazione le quali sono state consegnate negli ospedali di quattro regioni in Senegal»
«Le nostre azioni recenti – precisa il presidente di Aurora – si sono interessate di spedire via container tutto il materiale raccolto nell’ultimo anno, consistente in attrezzature sanitarie messe in dismissione da Asl liguri o donate da cliniche, studi medici e associazioni partner, compreso un lotto importante di farmaci ricevuti in donazione dall’associazione genovese “Farmaci senza confini”, compresse di antinfiammatori con indicazioni terapeutiche in francese per circa 140.000 confezioni con scadenza 2020 per un valore simbolico sul mercato africano di circa 1,5 milioni di euro. Questi farmaci saranno ripartiti in cinque regioni del Senegal in coordinamento con il ministero della Sanità senegalese e distribuite gratuitamente alla popolazione attraverso i distretti sanitari sino agli ospedali e agli ambulatori medici nei villaggi».
«Abbiamo inserito nel container anche uno studio oculistico completo di attrezzature diagnostiche che sarà installato nel’ospedale regionale di Thies con la partecipazione del professor Alberto Hesse di Genova che ci ha fatto dono delle attrezzature e che parteciperà alla missione in Senegal. Qui il prof. Alberto Hesse terrà corsi formativi e interscambi di tecniche operative legate alla diffusa patologia della cataratta».
«Completerà il nostro impegno di quest’anno in Senegal durante la prossima missione prevista per fine novembre – annuncia Canapini – l’installazione di macchinari progettati e sviluppati dall’associazione partner genovese “Programa e sviluppo 76” che lavora in collaborazione con l’Università di Genova “Dicca” macchinari utili alla trasformazione dei prodotti agricoli locali allo scopo di migliorare la produttività agricola e le tecniche utili alle colture. Si tratta di presse appositamente ideate per una pianta autoctona senegalese, la Jatropha, da cui spremere olio. Questo olio viene usato come carburante per ottenere energia elettrica e irrigare i campi. Abbiamo già inviato alcuni di questi macchinari, con la spedizione di novembre ne porteremo altri».
La spedizione delle presse fa parte di uno dei progetti permanenti dell’associazione, “Il seme della vita”. Si tratta di un progetto di sviluppo agricolo sostenibile e di produzione energetica che è stato esteso anche al territorio della Costa d’Avorio (nei villaggi rurali) con la variante dei macchinari dell’associazione “Programa e sviluppo 76” progettati per l’estrazione dell’olio dalla pianta di palma, carburante utile per il generatore elettrico, sempre a scopo di fornitura energetica utile alle irrigazioni delle coltivazioni durante le stagioni secche o meno piovose.
Un altro progetto permanente è “I Baobab”, che ha l’obbiettivo di fornire farmaci e attrezzature sanitarie agli ospedali e agli ambulatori medici che forniscono cure e sostegno a migliaia di persone nei villaggi e nelle citta del Senegal e della Costa d’Avorio.
Un complesso di attività molto intenso per un’associazione di 65 persone.
«Abbiamo bisogno di sostegno – conclude il presidente – per continuare a svolgere i nostri progetti per i quali contribuiamo a finanziare in gran parte con fondi personali dei soci ma speriamo di coinvolgere sempre piu persone a sostenerci con piccole donazioni e anche con la sottoscrizione del 5 x mille a favore dell’associazione trascrivendo nella apposita dichiarazione il codice fiscale: 95147100101»
Per ulteriori informazioni e contatti con l’associazione visitate il sito www.onlusaurora.org