Staglieno diventa digitale e interattivo. Da sabato 8 ottobre i visitatori potranno usufruire della rete wifi gratuita per accedere ai diversi contenuti multimediali che accompagneranno la loro visita alla scoperta dei tesori del cimitero monumentale genovese. La rete museale è stata realizzata nell’ambito dei progetti “Il museo più grande del mondo”, realizzato grazie al bando promosso nel 2015 da Compagnia San Paolo, e “La fabbrica di Staglieno”, sostenuta da fondazione Tim. «La Compagnia sostiene la valorizzazione di Staglieno, una struttura da far conoscere sempre di più non solo a Genova ma anche in Italia e in Europa − commenta Roberto Timossi della Compagnia di San Paolo − Lo ha già fatto con un investimento sul portico di 400 mila euro. Sul territorio ligure e su Genova eroghiamo annualmente 11,7 milioni all’anno, attraverso una serie di bandi a cui possono partecipare progetti come Il museo più grande del mondo». Hanno collaborato all’iniziativa anche Comune di Genova e Arci Genova. «A ciò si aggiungono anche le collaborazioni con Rete19, che ha messo in piedi la rete wifi, e Cna, con i suoi artigiani restauratori», precisa Silvia Melloni, coordinatrice dei progetti.
Accedere ai contenuti sarà molto semplice: basta attivare il wifi sul proprio smartphone o tablet e connettersi alla rete gratuita e ad alta velocità del cimitero di Staglieno. In automatico, lo strumento accede alla pagina dedicata ai contenuti multimediali: un’audioguida in italiano e in inglese, le schede dei principali monumenti, i video dedicati a inattesi percorsi di visita, ma anche un gioco interattivo e un pdf alla scoperta della città ottocentesca. Contenuti che arricchiscono la visita e rendono il visitatore curioso di scoprire parti meno conosciute.
Il tutto grazie a un piccolo server, che sta in una mano, e sette antenne disposte nelle aree rese interattive: per ora i contenuti multimediali coprono una parte del cimitero, ma l’obiettivo è estendere la rete museale a tutto il complesso monumentale. «Per esempio nella parte del cimitero ebraico − spiega Melloni − Ma non solo: questo tipo di tecnologia consente di arricchire i contenuti già esistenti ad altri, prodotti per esempio dalle scuole. Di conseguenza, nel corso del tempo i contenuti sarebbero sempre più numerosi».
Interventi strutturali, restauri e, appunto, piattaforme digitali e nuove tecnologie sono le tre linee su cui si sta muovendo il Comune per valorizzare il complesso monumentale: «Un modo per renderlo sempre più fruibile e più ricco per i visitatori, in costante incremento − commenta Elena Fiorini, assessore comunale ai Servizi civici e cimiteriali − ci stiamo muovendo su questi aspetti, con le importanti collaborazioni di Fondazione Tim, Compagnia di San Paolo e in sinergia con il mondo associativo».