Dopo sei mesi di intensi lavori, l’hotel NH Genova Centro è completamente rinnovato in ognuna delle sue 141 camere e 6 sale meeting, e non solo. Stile raffinato e minimal, la ristrutturazione ha mantenuto gran parte delle componenti originali di quella che un tempo era la dimora privata della famiglia Pareto: pavimenti in marmo, risalenti al 1853, ma anche lampadari, ringhiere e scale. Un investimento a sei zeri (superiore al milione di euro, ma la direzione non si sbilancia sulla cifra esatta), segno comunque che il gruppo, che conta complessivamente due strutture a Genova, una a Savona e una alla Spezia, continua a ritenere questa regione strategica per la propria crescita.
E i dati lo confermano: l’aumento delle prenotazioni nell’ultimo anno in Liguria è stato quasi a doppia cifra, così come la prima parte del 2016 «grazie soprattutto al meteo favorevole – commenta Marco Gilardi, direttore regionale – e nonostante il calo di giugno, dovuto agli avvenimenti francesi, e dei turisti statunitensi nello spezzino, meta preferita per i viaggiatori dagli Usa. Destinazione che quest’anno ha invece visto una buona performance degli australiani». Tanti stranieri anche a Savona, grazie al traffico crocieristico, mentre Genova si conferma un ibrido, con tanti soggiorni legati a motivi di business.
Le quattro strutture liguri impiegano, in media, da un minimo di 15 persone a Savona a un massimo di 30 negli hotel genovesi: «Oltre alle figure chiave – spiega Gilardi – il nostro personale ha una struttura molto flessibile, in modo da adattarsi ai vari picchi e alle fasi di stallo che si verificano nel corso dell’anno». Proprio nel caso del NH Centro, a giovare nel periodo invernale è la strettissima vicinanza a due dei principali teatri genovesi, il Duse e il Politeama, così come quella al Carlo Felice.