Dal 2009 a fine 2015 la superficie ligure percorsa dal fuoco,boscata e non boscata, è stata di 7.196 ettari. È la preoccupante statistica diffusa da Legambiente Liguria, a cui vanno aggiunte le centinaia di ettari andate in fumo negli ultimi giorni in tutte e quattro le province liguri.
Eppure negli ultimi anni la tendenza a una diminuzione del fenomeno delle aree percorse dal fuoco sembrava essere incoraggiante, considerato che si è passati dai 262 ettari bruciati nel 2013 ai 223 nel 2014. Il 2015 è stato l’anno dell’inversione di tendenza con 1.062 ettari andati in fumo. E il 2016, con i suoi 134 incendi al 28 agosto e quasi 600 ettari, non si è ancora concluso.
«La nostra preoccupazione − commenta Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria − è che le condizioni climatiche che si registreranno in futuro siano sempre più critiche e predispongano il territorio a subire un aumento degli incendi. Le responsabilità, dolose o colpose, sono evidenti, e per quanto si cerchi di prevenire la follia dell’uomo il fenomeno si rinnova di anno in anno. Gli incendi sembra siano sempre più complicati da gestire e in alcuni casi sono richiesti giorni per arrestarli». La Fao, già nel 2007, lanciava l’allarme nel suo rapporto “Fire Management Global Assessment 2006” dove sottolineava come si registrasse a livello mondiale a causa del cambiamento climatico “un aumento degli incendi boschivi, che coinvolgono aree sempre più vaste e sono spesso molto più intensi e difficili da domare”.
«Se sono evidenti la perdita di valore paesaggistico e di biodiversità al passare del fuoco − spiega Grammatico − va messo in evidenza come la complessità e le difficoltà con cui i sistemi ecologici come quelli boschivi si rigenerano, terminate le bonifiche post incendio, rischiano di rendere il nostro territorio ancora più fragile. Le superfici denudate consentiranno alla pioggia di scendere a valle più velocemente aumentando il rischio idrogeologico e favorendo l’erosione dei suoli. Il sistema di informazione, prevenzione e controllo deve essere rafforzato ed è per questo indispensabile per affrontare questi aspetti, strettamente correlati, che la Regione Liguria cominci velocemente a definire la propria strategia di adattamento ai cambiamenti climatici».