L’azienda Costa Mauro chiude. L’impresa attiva dal 1996 nel settore del trattamento rifiuti nel territorio di Albiano Magra, non ha ottenuto il rinnovo dell’Autorizzazione ambientale necessaria al proseguimento dell’attività.
Nonostante l’incendio che lo scorso 31 luglio ha menomato l’operatività aziendale, una parte degli impianti è sempre rimasta in funzione e pertanto, seppur con limitazioni, l’attività avrebbe potuto proseguire se la Provincia di Massa Carrara avesse deciso per la proroga.
“In realtà – riferisce Confindustria La Spezia in una nota – è dal 2010 che la ditta Costa Mauro procede nella sua attività, di proroga in proroga, attendendo un’autorizzazione definitiva che non è mai giunta a compimento: ciò rappresenta una forte anomalia negli iter autorizzativi che ha gravemente limitato la capacità imprenditoriale e la possibilità di sviluppo e di miglioramenti ambientali, ulteriori a quanti già attuati, che l’azienda avrebbe messo in opera”.
L’incendio di luglio è stato il secondo in 10 mesi. In passato, riferisce sempre Confindustria, l’imprenditore aveva tenuto testa anche a “pretese” malavitose. Il 5 agosto l’azienda, assistita da Confindustria La Spezia, aveva già chiesto alla Regione Toscana l’apertura di un tavolo tecnico/politico per individuare rapidamente soluzioni in grado di conciliare la continuazione dell’attività aziendale con le esigenze manifestate dalla popolazione di Albiano Magra, ma l’Autorizzazione ambientale necessaria al proseguimento dell’attività non è arrivata entro la scadenza ultima dello scorso 29 agosto.
Proprio in tale data, la Provincia di Massa Carrara ha comunicato che la proroga dell’attività per la ditta di Mauro Costa non sarebbe stata concessa. Diventa inevitabile l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo per tutti i lavoratori che, fra dipendenti diretti e indotto, ammontano a 57 persone.
«Sono molto provato e stanco della situazione – dichiara Mauro Costa – sono anni che lavoro osservando tutti gli adempimenti dovuti e ho sempre trovato ostacoli, di ogni genere. Nonostante questo ho sempre manifestato il mio interesse a investire per migliorare. Non mi sarei mai aspettato di dover distruggere, là dove non è arrivato il fuoco, la mia attività e con essa il futuro dei miei dipendenti».
Adesso tutto è nelle mani della Regione Toscana nella speranza che un tavolo tecnico/politico, che dovrà essere convocato al più presto, possa individuare delle soluzioni in grado di salvare il futuro di 57 famiglie.
La situazione è particolarmente complessa anche in considerazione delle contestazioni di una parte degli abitanti di Albiano che da tempo chiedono ad alta voce, la ricollocazione dell’azienda se non la sua totale chiusura.
Confindustria La Spezia auspica una pronta operatività del tavolo tecnico/politico, dal quale poter far emergere, tenendo conto di ogni diversa legittima istanza, una soluzione concertata e condivisa che allontani il licenziamento per i lavoratori della Costa Mauro.