La scrapie negli ovini può essere semplicisticamente paragonata al cosiddetto “morbo della mucca pazza” per i bovini. L’Asl 5 spezzina organizza un incontro in collaborazione con l’associazione provinciale allevatori sul piano di selezione genetica per la prevenzione.
Appuntamento nella sala convegni del Comune di Sesta Godano l’1 settembre alle 21.
L’incontro è aperto a tutti, ma in particolare agli allevatori di ovicaprini.
La scrapie è una malattia del sistema nervoso che provoca un’encefalopatia spongiforme trasmissibile, ma quando si manifesta in un ovino è molto probabile che ci siano già stati altri contagi. L’animale si infetta principalmente tramite l’ingestione di materiali infetti presenti nell’ambiente, dove i prioni possono persistere per anni. L’infezione avviene in genere negli animali giovani, anche se la malattia si manifesta a distanza di anni negli adulti È stata dimostrata anche la trasmissione verticale, dalla madre al feto, sia durante la gestazione, sia dopo il parto attraverso l’ingestione di colostro e latte.
I sintomi principali sono diversi: l’animale mangia normalmente eppure dimagrisce; ha prurito e si gratta fino a ferirsi o a formare zone prive di pelo; è eccessivamente pauroso o aggressivo, rimane isolato, non sopporta la luce e i rumori; tiene la testa allungata sul collo, mastica e muove di continuo le labbra; digrigna i denti, trema, barcolla sulle zampe posteriori, tende a incrociare le zampe anteriori; ha il muso e le zampe imbrattate da residui di materiale ruminale.
L’animale non può essere curato: la malattia è incurabile e sempre mortale. Non tutti gli animali si ammalano. La resistenza alla malattia è genetica, e quindi trasmissibile dai riproduttori alle generazioni successive. Per questo l’incontro è concentrato su questo tema.
Non è possibile fare diagnosi di scrapie sull’animale vivo perché non ci sono tecniche diagnostiche che consentano il rilevamento del prione nell’animale vivo. La diagnosi può essere fatta solo dopo la sua morte prelevando una parte del cervello.
La scrapie è una malattia denunciabile: in caso di sospetto di scrapie (cioè presenza nell’allevamento di animali con sintomatologia nervosa o di morte di animali) occorre avvisare subito il servizio veterinario della Asl e il veterinario aziendale.
L’istituto superiore di sanità consiglia che per cercare di evitare che la malattia si diffonda nell’allevamento è bene disinfettare l’ambiente e le attrezzature con ipoclorito di sodio al 2% (candeggina), lasciandolo agire per 1 ora; è importante poi raccogliere e distruggere la placenta subito dopo il parto.