«Piaggio è stata duramente colpita dalla contrazione del mercato business, mentre le piattaforme militari ci offrono un percorso di crescita». Così commenta Carlo Logli, amministratore delegato di Piaggio Aerospace, al termine dell’incontro odierno al ministero per lo Sviluppo economico per la presentazione del nuovo piano industriale.
Un piano che prevede la concentrazione delle risorse nello sviluppo dei programmi militari, l’individuazione di soggetti interessati a rilevare le attività non strategiche come la produzione di motori e la manutenzione civile, con il passaggio degli addetti alla nuova proprietà, 132 esuberi su circa 1.300 tra le sedi di Villanova e Genova.
A questo proposito, si legge nella nota diffusa da Fiom Cgil: “Abbiamo chiesto all’azienda e al governo che si blocchi qualunque iniziativa e si convochi subito un incontro alla presidenza del consiglio per capire quali impegni concreti intende portare avanti il governo per un’azienda che sviluppa prodotti militari tutelata da normative di legge e che più volte rappresentanti del governo hanno dichiarato di voler “studiare” attentamente per meglio comprendere la situazione. La Fiom ha chiesto di non ripetere l’infelice percorso che ha portato alla chiusura di Genova Sestri e che il governo o propri rappresentanti, se hanno idee su come intervenire, lo facciano adesso che l’azienda intende portare gli attuali occupati Piaggio da 1.300 a 650″.