Quasi 200 milioni di euro (198,633) dalla Città metropolitana per nuovi depuratori, dighe, condotte e impianti idrici nel quadriennio 2016-19, nuovo prezzario per le opere che abbatte i costi del 35-40%, miglioramento della qualità contrattuale con allungamento dell’orario degli sportelli del gestore per il pubblico e installazione di nuovi software, metodo tariffario che recepisce quanto stabilito dall’Autorità nazionale per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico e rispetto al biennio precedente abbassa dal 6,5 al 5,5% gli aumenti, introduzione della tariffa a uso comunale e metropolitano per gli edifici scolastici, gli impianti sportivi, le fontane di ogni Comune,fissata a 30 centesimi di euro per metro cubo, fino al tetto massimo nel territorio metropolitano di 3,5 milioni di metri cubi annui, con tariffa ordinaria, invece, per i consumi eccedenti.
Sono i contenuti della delibera approvata oggi all’unanimità dei presenti dal consiglio metropolitano di Genova, presieduto dal sindaco Marco Doria, su proposta del consigliere delegato Enrico Pignone.
Il provvedimento, sulla base delle deliberazioni dell’Autorità nazionale, prevede anche l’adeguamento della convenzione fra Città metropolitana e gestore unico (ora Ireti spa), inserendo un disciplinare tecnico che nel rispetto della normativa e del nuovo codice degli appalti introduce anche possibili penali nel caso in cui il gestore non mantenga gli impegni assunti con la Città metropolitana.
L’ente, autorità d’ambito per il servizio idrico integrato nell’Ato Centro-Est (che coincide con il suo territorio) «vuole il coinvolgimento e la partecipazione piena dei Comuni alle scelte» ha detto Marco Doria. La delibera votata oggi è stata integrata da Enrico Pignone con un emendamento che conferma la rappresentanza dei territori attraverso il Comitato Ato per i servizi idrici nella sua composizione attuale.
Gli interventi più consistenti nel 2016-19 riguardano i nuovi sistemi di depurazione di Rapallo e comprensoriale dell’Entella «indispensabili – ricorda Pignone – anche per uscire dai procedimenti di infrazione avviati dall’Unione europea».
Per il depuratore di Rapallo il programma prevede 31,750 milioni nel quadriennio, mentre per quello comprensoriale dell’Entella nello stesso periodo sono previsti 22,2 milioni e altri 64,2 nel triennio successivo sino al 2022.
Nel periodo 2016-19 sono previsti fra gli altri interventi da 20 milioni per il nuovo impianto del depuratore dell’Area centrale genovese e la realizzazione del fangodotto; 16,3 milioni per l’ammodernamento delle dighe di Badana e Lavezze sui laghi del Gorzente; 6,7 milioni per la costruzione del collettore da Zoagli al depuratore di Chiavari; 3 milioni per le prime tranche dei lavori del collettore da Pieve al nuovo depuratore di Recco; 3,6 milioni per collettore e impianti di depurazione a Torriglia; 2,6 milioni per l’impianto e il sistema collettore del depuratore di Arenzano; 3,082 milioni per il sistema di adduzione e il collettore fognario da Isola del Cantone al depuratore di Ronco; 1,5 milioni per il collettore da Portofino al depuratore di Santa Margherita Ligure e 1,850 milioni per opere di ammodernamento dei depuratori genovesi di Voltri, Pegli, Sestri, Darsena, Valpolcevera, Sturla e Quinto.