Vertici di Bombardier e organizzazioni sindacali Fiom intorno a un tavolo ieri, nella sede di Confindustria Savona; la riunione per verificare i reali carichi di lavoro è stata convocata dopo la richiesta del sindacato dello scorso 10 giugno e successiva allo sciopero e la manifestazione del 31 maggio.
A oggi Trenitalia non ha ancora ufficialmente aggiudicato la Gara per costruire i 500 treni destinati a potenziare nell’arco dei prossimi cinque-sei anni il trasporto regionale italiano ad alta densità, di cui Bombardier insieme ad altre tre aziende aveva presentato l’offerta nel mese di aprile, una commessa del valore complessivo di 4,5 miliardi di euro: si tratta della più grande gara che sia mai stata fatta in Italia per questo tipo di fornitura. Secondo quanto si legge nella nota sindacale, “i responsabili aziendali hanno presentato una situazione molto negativa per quanto riguarda i carichi di lavoro attinenti all’ultimo semestre del 2016 e soprattutto per il 2017 in assenza del carico che si sarebbe potuto avere con la vincita della gara, quindi con Omneo, che provocherà già dal mese di settembre la mancata copertura del carico di lavoro per più del 50% dei dipendenti”.
Al termine dell’incontro, i sindacati spiegano che “è stato sancito il disimpegno di Bombardier di poter portare lavoro attraverso la costruzione delle locomotive merci dallo stabilimento tedesco di Kassel a quello di Vado Ligure, così come invece avevamo condiviso nell’accordo dello scorso 3 marzo 3016, in cui la Bombardier, anche attraverso i suoi manager europei, ci aveva garantito 15 locomotive per il 2016 con la possibilità di averne altre 35 per il biennio 2017/2018 che pur non garantendo il pieno carico, avrebbe comunque dato molte ore di lavoro. In riunione è stato dichiarato che la Germania ha cambiato idea e probabilmente l’accordo per 15 locomotive sarà fortemente ridimensionato o nullo“.
Oggi è stata convocata l’assemblea dei lavoratori per informarli di ciò che l’azienda ha comunicato ai sindacati. Deciso inoltre un pacchetto di ore di sciopero da mettere in campo nei prossimi giorni.
La nota sindacali sottolinea che “lo stabilimento di Vado Ligure negli ultimi 15 anni ha “prodotto” più di 450 milioni di euro di utili a favore del gruppo, utili che ora necessariamente dovranno essere reinvestiti per dare un futuro ai lavoratori e al sito che esiste da più di 100 anni. Quello di Vado Ligure è uno stabilimento modello nel settore “trasportation” all’interno del gruppo Bombardier, è il più flessibile di tutti, perché può sfornare un’ampia gamma di prodotti contemporaneamente; dai treni a
potenza distribuita (come Omneo) alle locomotive E464, le locomotive per il trasporto merci, fino al revamping delle carrozze,ai carrelli del treno ad alta velocità x lo Zefiro 1000″.
La richiesta è quella di un intervento per spostare carichi di lavoro da altri siti allo stabilimento di Vado Ligure. Nel frattempo, i sindacati chiederanno nuovamente un incontro al management Bombardier a livello europeo per capire le strategie previste per lo stabilimento.
Inoltre, in concomitanza dell’incontro al ministero per Piaggio, i sindacati hanno informato il funzionario del Mise della situazione della Bombardier e delle decisioni prese in assemblea dai lavoratori e anticipato la possibilità di convocare un incontro a breve.