Si chiama “The Mall” ed è la questione più controversa. Almeno nell’estremo ponente, soprattutto a Sanremo, e non solo perché è finita sotto la scure del nuovo piano regionale sulla grande distribuzione, commissionato dalla giunta all’Istituto Tagliacarne e a Unioncamere. A leggere le sintetiche slide firmate dalla giunta, l’outlet sanremese del lusso, in costruzione dallo scorso anno in valle Armea, potrebbe trasformarsi in un’incompiuta. Un colpo di scena dopo la prima approvazione in conferenza dei servizi e quasi un anno dopo il passaggio della variante urbanistica in consiglio comunale, che dava via libera al gruppo Kering a edificare 6.364 metri quadrati di superficie di vendita nella zona industriale della valle Armea.
Le reazioni. Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri vuole vederci chiaro e non si sbilancia: «Non abbiamo ancora ricevuto la delibera. Aspettiamo la prossima settimana quando passerà in consiglio regionale e cercheremo di valutarne l’impatto. Mi stupirebbe – aggiunge il sindaco – che si possa ritornare su decisioni adottate in precedenza. Il consiglio comunale si è espresso assumendosi una responsabilità, il nostro compito ora è quello di fornire risposte agli imprenditori». L’amministrazione regionale avrebbe invece messo in discussione proprio gli effetti di quella variante urbanistica che concede l’apertura, in pratica con un’unica cassa, per tutti i negozi e i due edifici del “luxury outlet” in costruzione.
Si apre però una questione di credibilità. Doppia. Da una parte ci sono i detrattori, che da tempo puntano il dito sul cerchio magico renziano dietro all’operazione (il padre Tiziano aveva partecipato ai colloqui con l’amministrazione, in silenzio e senza presentarsi ai suoi interlocutori, per poi sfilarsi dall’operazione). Dall’altra chi invece ha deciso di concedere l’accordo, convinto dell’opportunità positiva che può rappresentare per il territorio: difficile convincere gli investitori a insediarsi, se dietro ogni pratica si nascondono lungaggini burocratiche (Parco Roja a Ventimiglia) o battaglie politiche (valle Armea a Sanremo).
«Anche noi siamo in attesa di conoscere la delibera – dice Luca Lombardi, commerciante e capogruppo in consiglio comunale per Fratelli d’Italia. Siamo naturalmente in contatto con l’assessore Gianni Berrino che però non ha portato in discussione questo documento in giunta (lo ha fatto il collega Rixi, ndr). Detto questo, i commercianti sanremesi si sono già organizzati in vista delle manovre dei grandi gruppi, creando reti d’impresa come “Sanremo On” e facendo sistema».
Secondo lo studio commissionato dalla Regione all’Istituto Tagliacarne non è auspicabile che la valle Armea si trasformi in una cittadella commerciale, facendo perno attorno all’outlet del lusso e al mercato dei fiori che, presto o tardi, dovrà aprirsi ad altre destinazioni d’uso. Nell’imperiese sono invece individuate le aree di Ventimiglia (Parco Roja) ed ex Vaseria Tonet (Camporosso).