È stato siglato oggi nella sede di Confindustria della Spezia il protocollo d’intesa per l’ulteriore messa in sicurezza della Piana di Arcola, in provincia della Spezia e per consentire l’eventuale ampliamento e consolidamento delle attività produttive presenti, in totale sicurezza.
L’accordo promuoverà ulteriori attività di studio relative al livello di pericolosità idraulica residua della zona, per fornire al Comune e alle imprese che hanno sede sul territorio elementi di conoscenza necessari per pianificare futuri interventi. Per la messa in sicurezza ulteriore dell’area, la giunta regionale ha stanziato 400mila euro quale primo passo del protocollo d’intesa relativo all’aggiornamento dell’assetto idraulico della zona.
Alla firma dell’accordo erano presenti l’assessore alla Protezione civile e all’Ambiente della Regione Liguria, Giacomo Giampedrone, il sindaco di Arcola, Emiliana Orlandi, la presidente di Confindustria La Spezia, Francesca Cozzani e il presidente della Commissione regionale ambiente, Andrea Costa.
La sottoscrizione del documento avviene a conclusione di un percorso tecnico-amministrativo partito ad aprile dello scorso anno in cui sono stati impegnati tutti i firmatari per lo sviluppo sostenibile del territorio, tenendo conto della complessità dell’assetto idraulico-idrogeologico che caratterizza la Piana di Arcola e in vista del futuro dell’assetto infrastrutturale e viabilistico.
I lavori dovrebbero partire entro l’autunno e durare circa 4 mesi.
I 400mila euro stanziati dalla giunta riguarderanno un’area compresa tra il bivio di Fornola e S. Genesio e circa 600 aziende per 1000 addetti. Nell’ultimo anno la Regione ha finanziato una serie di interventi di messa in sicurezza e di mitigazione del rischio idraulico. A cominciare dagli interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento idraulico del torrente Ressora (310mila euro) e dall’adeguamento degli argini in località Piana di Arcola (500mila euro).
«Grazie a questi lavori – ha detto l’assessore Giampedrone – potremo dare una risposta a tutte quelle aziende che fino ad oggi non hanno potuto fare gli investimenti che volevano portare a termine. Nel momento in cui le opere partiranno, automaticamente le aziende potranno iniziare a sviluppare progetti di ampliamento. Quando le aziende subiscono danni alluvionali fanno sforzi enormi per mantenere livelli occupazionali e noi, come istituzioni, abbiamo il dovere di lavorare per farle rimanere sul territorio, e se possibile aiutarle ad espandersi». L’assessore ha auspicato che «tutti i Comuni liguri si dotino di un proprio piano di protezione che rappresenta uno degli strumenti di reale messa in sicurezza dei cittadini».