Primo passo sulla strada dell’avvio del programma di valorizzazione dell’isola Palmaria: oggi la la giunta regionale della Liguria, su proposta dell’assessore all’Urbanistica e al Demanio, Marco Scajola, ha approvato l’intesa tra Regione Liguria, Filse, Comune di Portovenere e ministero della Difesa e dei Beni Culturali per far partire la cabina di regia e il tavolo tecnico che dovranno dare vita al masterplan per rendere concreto il progetto di recupero.
Dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa avvenuta il 14 marzo scorso, oggi si costituiscono gli organismi e si definiscono gli indirizzi per le modalità di avvio del programma che porterà, come primo step, alla realizzazione del progetto. Sarà Filse, la finanzaria regionale, a fornire il supporto tecnico e giuridico per l’attuazione della valorizzazione, vista la complessità delle azioni da svolgere. La direzione della cabina di regia sarà in capo alla Regione Liguria, mentre il coordinamento del tavolo tecnico al Comune di Portovenere.
Ammontano a circa 1 milione di euro le risorse individuate dalla giunta per la definizione del programma di valorizzazione dell’isola, di cui circa 500 mila già nella disponibilità di Filse e i restanti provenienti dai fondi Fsc (ex Fas) 2014-2020. Sarà Filse a gestire le risorse, sotto la supervisione della Regione, che verranno in parte impiegate, sia per il progetto vero e proprio, sia per l’accessibilità pubblica.
«Contiamo di affidare i lavori per il master plan nei prossimi sei mesi e sarà uno studio urbanistico di primaria importanza che interloquirà con tutti i soggetti in modo che sia un progetto condiviso da tutti», commenta il presidente della Regione Giovanni Toti.
«Quello di oggi è un importante passo avanti che la giunta compie per fare in modo che i liguri possano fruire ampiamente di un bene così prezioso. Dopo la sottoscrizione di marzo del Protocollo d’Intesa siamo pronti a far partire lo studio di fattibilità tecnico-economica, con il supporto di Filse, per valutare la condizione degli immobili, il loro recupero e la necessaria riqualificazione, in vista del loro utilizzo a fini turistico-ricettivi. Siamo riusciti a individuare risorse preziose per un’isola che dal 1997 è stata inserita dall’Unesco tra le aree Patrimonio Mondiale dell’Umanità», afferma Scajola.