Il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano e gli 11 consiglieri di maggioranza,tutti del Pd, si sono autosospesi dal partito per protestare “contro la mancata posizione a livello politico da parte degli organi centrali e regionali del Pd e del governo, per risolvere la questione migranti a Ventimiglia“. Lo ha annunciato il segretario cittadino del Pd, Domenico Casile.
«A Ventimiglia è stato chiuso il centro di accoglienza, come chiesto dal sindaco, ma i migranti continuano ad accamparsi in città. Abbiamo deciso di autosospenderci, perché a livello regionale e nazionale abbiamo constatato la totale assenza del partito. Il silenzio assoluto. Malgrado le continue sollecitazioni, mai nessuno ha preso posizione sul problema dei migranti a Ventimiglia. Persone che vivono nel degrado, senza nessuna assistenza. Ci troviamo difronte a un’emergenza di tipo umanitario, solo la senatrice Donatella Albano, si è impegnata. Ho comunicato la decisione di autosospendermi, ieri sera, al Circolo», ha detto Ioculano.
Dopo la visita del ministro dell’Interno Angelino Alfano,avvenuta il 7 maggio scorso, il centro di accoglienza della stazione ferroviaria è stato chiuso. Il ministro, ricorda Ioculano «si era impegnato a risolvere il problema migranti, facendo identificare e trasferire dalle forze di polizia gli stranieri rimasti in città, soprattutto nei pressi della stazione e a bloccare i nuovi arrivi al confine, intervenendo già sui treni». Ma con il centro chiuso nulla è cambiato e ora un centinaio di migranti vive, senza condizioni igieniche adeguate, in un accampamento curato dai “No border” sul greto del fiume Roja, con la Caritas che distribuisce pasti.
Nei mesi scorsi, il Pd di Ventimiglia e il sindaco avevano più volte scritto al presidente del consiglio Renzi e al commissario del Pd Ligure David Ermini chiedendo aiuto. «Ci aspettavamo un comportamento diverso − dice ancora Casile − da un governo amico. Pertanto, abbiamo deciso di autosospenderci». Per smantellare la tendopoli del Roja il sindaco dovà ora emettere un’ordinanza di sgombero per motivi igienico sanitari. Un anno fa a Ventimiglia erano arrivati centinaia di migranti che volevano entrare in Francia, ma il Paese transalpino chiuse la frontiera e i profughi finirono per accamparsi anche sugli scogli. Da allora, anche se con numeri minori, a Ventimiglia la presenza di migranti diretti in Francia è rimasta costante.