È nato alla Spezia nell’immediato dopoguerra, in un paese semidistrutto dalla guerra, ha superato i tempi difficili della crisi globale, in cui alcuni suoi clienti storici sono venuti meno, non ha mai cessato di rinnovarsi e ora guarda con fiducia al futuro, mettendo a frutto i primi effetti della ripresa economica. È il Colorificio Tirreno, fondato nel 1946 da due giovani imprenditori, Luigi Checcacci e Angelo Bini, ora gestito, insieme ai discendenti della seconda generazione, dai giovani della terza generazione delle due famiglie fondatrici: Edoardo Valli, nipote di Checcacci, e Simone e Davide Serafini, nipoti di Bini.
Con il paese da ricostruire i primi clienti del colorificio Tirreno sono stati i costruttori edili, di conseguenza le imprese di pitturazione, i cantieri navali, impegnati nel recupero del naviglio danneggiato e nella costruzione di nuove navi, i rivenditori di ferramenta, i negozi e tutte quelle attività di servizio al privato.
Oggi il core business dell’azienda, che ha il magazzino in via Vappa, amministrazione e produzione in via Genova, è costituito da prodotti per l’edilizia e l’industria.
«Prodotti di alta qualità – precisa Valli – siamo ai livelli più alti d’Europa, e di alta specializzazione, come pitture ai silicati, ai silossani, rivestimenti anticavillature, quarzi a pennello di primissima qualità, elastomerici, e altro. Cerchiamo le materie prime migliori sul mercato e disponiamo di migliaia di formule, I nostri sistemi tintometrici all’avanguardia ci mettono nelle condizioni di soddisfare le aspettative di ogni cliente. Produciamo anche per i privati e siamo presenti pure nel navale, che però non è la nostra specialità.
Il Colorificio Tirreno dispone di circa 600 rivenditori, smercia soprattutto in Liguria, Toscana, Emilia-Romagna, Sardegna e Sicilia, nelle altre regioni è presente a macchie di leopardo. Fattura circa tre milioni, impiegando una quindicina di dipendenti.
Ha risentito della crisi che si è abbattuta sul paese nel 2008. «Siamo riusciti a restare sullo stesso livello di fatturato – precisa Valli – anche rinnovando la clientela ma abbiamo visto cadere clienti storici. Oggi, secondo me, i segni della ripresa ci sono. Noi li avvertiamo, siamo in crescita, e vediamo in crescita l’attività dei nostri clienti»