L’assemblea di Ansaldo Sts ha approvato all’unanimità il dividendo di 0,18 euro per azione e approvato a maggioranza, il bilancio 2015: 70,77% i voti favorevoli e 29,23% gli astenuti.
Sul bilancio, si sono astenuti Elliott e Bluebell, lamentando di “non essere stati messi in condizioni di votare informati” non avendo ricevuto le risposte desiderate dal presidente uscente Alistair Dormer.
Il gruppo Ansaldo STS ha consuntivato nel 2015 un risultato netto di 93,0 M€ in crescita di oltre il 15% rispetto a 80,7 M€ del 2014; i ricavi sono stati pari a 1.383,8 M€ in incremento del 6% rispetto l’esercizio precedente (1.303,5 M€) e la r edditività operativa (R.O.S.) si è attestata al 9,8% contro il 9,6% del 2014.
L’assemblea è stata caratterrizzata da un clima di tensione e scontro tra i soci Hitachi ed Elliot. Giorgio Furlani, portfolio manager dei fondi di Elliott, azionisti di Ansaldo Sts ha espressso la preoccupazione che Hitachi e Ansaldo Sts possano entrare in concorrenza sulle commesse e annunciato che d è allo studio «un modello per proteggere le commesse di Ansaldo Sts, sul modello Salini-Impregilo . «Vogliamo evitare travasi di competenze e know how da Ansaldo Sts e Hitachi» ha spiegato, proponendo a tutela dell’azienda genovese un accordo per gestire in modo condiviso la partecipazione alle gare.