Aprile è un mese di transizione, che segna la fine delle colture tipicamente invernali, su tutte mimosa e ginestra, e la presenza di altre colture primaverili (peonia, viburno palla di neve) ed estive (girasole).
I prezzi dei principali prodotti hanno registrato una lieve flessione, dovuta anche al fatto che non si sono registrate nel corso del mese festività tali da garantire dei picchi di vendita: nonostante ciò, le contrattazioni sono state sostenute per tutto il mese, soprattutto presso il servizio di deposito e asta, dove ranuncoli e anemoni sono stati venduti in quantità tali da compensare il fisiologico calo dei prezzi, verso il finale di stagione per questi prodotti.
Nel corso del mese di aprile si è avuta la comparsa di alcuni prodotti nuovi per la stagione, che per questo motivo hanno registrato prezzi molto interessanti all’inzio (per esempio il viburno opulus) per poi assestarsi nel corso del periodo. Nel caso del girasole, i prezzi rilevati sono in linea con quelli che normalmente questo fiore ha nel corso della stagione, in questo caso è da notare la crescita nel corso del mese delle quantità commercializzate, che avranno il picco nei mesi estivi.
Da segnalare, poi, la presenza importante della peonia da fiore reciso: negli ultimi anni diverse aziende hanno reintrodotto questa coltivazione, presente da sempre in provincia, con una produzione di alta qualità, e prezzi sicuramente interessanti, che permettono di continuare la stagione anche dopo la fine del periodo dei ranuncoli.
Le rose, per finire, hanno mantenuto più o meno i prezzi del mese precedente, in attesa della Festa della Mamma, dove certamente si assisterà a un aumento di prezzi e contrattazioni.
