Si chiama Daniela Pongiglione la terza donna candidata sindaco a Savona, in alternativa a Cristina Battaglia (Pd) e Ilaria Caprioglio (centro destra). A differenza delle sue due concorrenti, è già una veterana di numerose battaglie all’interno delle aule del Municipio di piazza Sisto IV.
La sua lista civica si chiama “Noi per Savona” ed è appoggiata anche da “Savona bella”, dell’ex consigliere di maggioranza Giampiero Aschiero. In tutto 32 nomi di cittadini provenienti da diverse realtà sociali.
Cosa reputa positivo di questi anni di amministrazione Pd e cosa negativo?
«Positiva la copertura nell’ambito dei servizi – risponde Daniela Pongiglione – a fronte dei progressivi tagli che lo Stato ha imposto ai Comuni. Negative tutte le scelte che riguardano l’urbanistica: il continuo concedere nuovi spazi per edificare sul territorio. E l’attuale, grave problema di bilancio: gli investimenti Swap sono un rischio a cui un’amministrazione non si dovrebbe avvicinare».
Come affrontare la questione dell’Aurelia Bis, la futura superstrada che attraverserà Savona, per renderla effettivamente funzionale alla città?
«Noi da sempre siamo stati contrari all’opera – continua la Pongiglione – che reputiamo poco utile, visto il tracciato, e addirittura dannosa, considerando che transita in mezzo alle case. A causa dello stesso Pd, abbiamo perso tutte le occasioni per farci ascoltare dal ministero e chiedere opere per attenuarne l’impatto ambientale».
Cosa cambierebbe se riuscisse a ottenere la vittoria?
«Una minore sudditanza nei confronti, oltre che di Anas, dell’Autorità portuale – conclude Daniela Pongiglione – che ci ha portato a non intervenire in temi importanti quali il bitume in porto o l’elettrificazione delle banchine di Costa Crociere».