«La prima vera prova del fuoco può dirsi superata in modo soddisfacente, ma stiamo studiando con Trenitalia i margini di miglioramento di un servizio mai sperimentato prima d’ora in Liguria. Il Cinque Terre Express è stato in grado di offrire una buona risposta ai flussi da record di questi giorni con vendite raddoppiate, rispetto allo scorso anno, dei biglietti, nei tre giorni del week end pasquale: 18 mila solo nelle Cinque Terre e solo tra Pasqua e Pasquetta, che corrispondono a 30 treni pieni. Ricordo che è stato registrato il record di sempre di vendite della Carta Parco e l’esaurimento dei biglietti nei ‘self service’ delle Cinque Terre che di solito, nei periodi estivi, coprono il fabbisogno di sette giorni”. Lo dichiara l’assessore regionale ai Trasporti e al Turismo, Gianni Berrino commentando i dati forniti da Trenitalia sui flussi di passeggeri nelle Cinque Terre tra sabato 26 e lunedì 28 marzo.
Nei tre giorni pasquali, i treni in servizio sulle Cinque Terre, tra Levanto e La Spezia, hanno effettuato 1.272 fermate programmate, 118 straordinarie per un totale di 1.360, 274 in più rispetto a Pasqua 2015.
«Certamente si può migliorare – prosegue Berrino – ma la dimostrazione che il servizio funzioni è data dalla performance senza sbavature del primo fine settimana di sperimentazione in occasione della Domenica delle Palme e dal fatto di aver retto all’impatto colossale degli arrivi su Pasqua. Possiamo dire, dati alla mano e senza timore di essere smentiti, che senza la nuova metropolitana leggera le Cinque Terre sarebbero davvero andate in tilt e si sarebbe avuto il caos totale come quello documentato dalla stampa lo scorso anno».
Secondo Trenitalia, i ritardi registrati, in media, nel fine settimana pasquale sono stati di 13 minuti e sono stati determinati dalle soste prolungate dei treni nelle varie fermate per consentire le operazioni di salita e discesa dell’enorme flusso dei turisti.
«Con il doppio sistema, dedicato e passante, quindi con la separazione dei flussi di lunga percorrenza da quelli sulle Cinque Terre – spiega ancora Berrino – è stato possibile adottare soluzioni flessibili con un incremento di offerta. Ci sono gap dovuti a limiti strutturali di una linea a doppio binario su cui, ricordiamo, viaggiano anche treni merci ed è particolarmente esposta al sovraffollamento. Stiamo lavorando per affinare il sistema e dare una sempre più efficace risposta ai pendolari, ai residenti e ai tantissimi turisti che amano venire a scoprire le bellezze delle Cinque Terre».
Per quanto riguarda le polemiche legate alla tariffa dei 4 euro – che entrerà in vigore il prossimo 18 aprile – l’assessore puntualizza: «per analogo servizio in Campania, tra Napoli e Sorrento, la tariffa è esattamente il doppio, cioè 9 euro. Se poi – il governo riterrà di riconoscere le Cinque Terre un’attrattiva turistica nazionale, sarò il primo ad andare dal ministro Delrio a discutere l’eventuale contributo statale per abbattere i costi a carico dei turisti».