Sono rimaste affascinate dalla storia e dalla cultura della città, dall’ospitalità dei suoi abitanti, dagli scorci e panorami incredibili, dalle colline e dalle montagne a due passi dal mare. Sono le cinque giornaliste kazake che hanno visitato Genova grazie all’educational organizzato da Comune e Turkish Airlines. Scrivono per cinque testate qualificate nel Paese: Forbes Kazakistan, Expert Kazakistan, Steppe Land, Mir Puteshestvi e Kazakistanskaya Pravda. Le ospiti sono arrivate nel capoluogo ligure domenica 20 marzo e concluderanno il proprio tour cittadino domani.
In primo piano le eccellenze della città: il centro storico con i Palazzi dei Rolli, i musei e le botteghe storiche (apprezzate soprattutto quelle di gastronomia), l’acquario e il Porto antico, ma anche Nervi e la sua passeggiata, i parchi, la Galleria d’Arte Moderna e Villa Luxoro, Boccadasse e il teatro Carlo Felice.
«Il tutto nasce da una coincidenza di analisi e di vedute di marketing tra Comune e Turkish Airlines e consolato del Kazakistan in Italia – spiega Carla Sibilla, assessore al turismo del Comune di Genova – che ci ha portato a individuare questo Paese come uno dei principali mercati su cui puntare, sia per la sua capacità di spesa sia per il suo interesse verso l’Italia». L’educational che si concluderà domani sarà solo la prima tappa di un progetto più ampio: «Proseguiremo con un’ulteriore iniziativa, questa volta improntata maggiormente al business, che porterà in città 12 tour operator tra il 6 e il 9 aprile. Successivamente organizzeremo una missione in Kazakistan», precisa l’assessore.

Le impressioni delle giornaliste sono state più che positive. Ad averle colpite sono soprattutto le tante sfaccettature di Genova: città portuale, industriale, ma anche ricca di storia, cultura e paesaggio, tutte caratteristiche che, secondo le ospiti straniere, non la rendono lontana da città turisticamente più note, come Roma o Milano, anzi. «Non avevamo mai visto case collocate sulle colline in questo modo – spiegano – I genovesi hanno investito le proprie ricchezze del passato in cultura e arte, quello che abbiamo visto nei palazzi e nei musei è stato fantastico. Il nostro Paese ha sviluppato grandi ricchezze con le materie prime, dovremmo imparare a investirle come hanno fatto i genovesi».
La nomea del genovese “chiuso e mugugnone” è arrivata fino in Kazakistan, ma proprio a Genova è stata piacevolmente smentita: «L’ospitalità e il sorriso con cui i genovesi ci hanno accolto, ovunque ci siamo recate, ci ha positivamente impressionato», racconta la giornalista della “Kazakhstanskaya Pravda”. E poi, la gastronomia: molto apprezzati i dolci artigianali, ma anche la vera pizza italiana, che «finalmente abbiamo potuto gustare».
Insomma, scriveranno di Genova e ne scriveranno bene. E proprio nell’anno della cultura italiana in Kazakistan, chissà che questa pubblicità possa essere davvero proficua per la nostra città. Di partenza, c’è il collegamento aereo Turkish tra la capitale Astana e Genova: 13 ore di volo con scalo a Istanbul.
Ma ciò che Genova vuole rafforzare con il Kazakistan non è solo l’aspetto turistico: «Con 17 milioni e mezzo di abitanti e un’economia in crescita, questo Paese rappresenta un partner economico importante – commenta il console onorario a Genova Stefano Franciolini – che non vuole dipendere solo dal mercato delle materie prime, che lo rende troppo vulnerabile, ma che vuole puntare anche su altri business, come i trasporti e la logistica, settori sui quali Genova ha del know how da proporre».