«Rimaniamo sempre più perplessi dalla gestione di Hitachi dell’offerta su Ansaldo Sts. Hitachi ha annunciato oggi di aver aumentato il prezzo d’offerta da 9,5 a 9,68 euro ma al contempo ha lasciato intendere di poter decidere di votare in assemblea contro la proposta di pagare il dividendo di 0,18 euro per azione appena deliberato dal cda di Ansaldo STS». Lo afferma in una nota Bluebell, la società di consulenza londinese che contesta la congruità dell’offerta del gruppo giapponese su Ansaldo.
Secondo Bluebell «Hitachi ha lasciato ai soci di Ansaldo Sts due alternative: consegnare le azioni a 9,5 euro e ricevere il dividendo di 0,18 euro nella forma di maggiorazione del prezzo d’offerta (9,68 euro in tutto) oppure non consegnare le azioni e vedersi possibilmente negato il dividendo (0,18 euro) . In pratica la proposta di Hitachi equivale a mantenere invariato il prezzo d’offerta (9,5 euro) salvo corrispondere il corrispettivo del dividendo (0,18 euro) soltanto a chi consegna le azioni ».
La proposta di Hitachi «appare tanto più sconcertante se si considera che giunge appena sei giorni dopo che il cda di Ansaldo Sts, a maggioranza Hitachi, aveva approvato un dividendo di 0,18 euro per azione».